Due “Province Metropolitane”, ovvero la Verona-Vicenza e la Padova-Treviso, il mantenimento della Provincia dolomitica di Belluno e la richiesta di deroga per la Provincia di Rovigo. Oltre, ovviamente, alla Città Metropolitana di Venezia, già individuata con il decreto sulla spending review.
Questo il quadro d’insieme che il gruppo del Partito Democratico Veneto presenterà come propria proposta di riordino delle Province, che il Consiglio regionale è tenuto a trasmettere al governo entro il prossimo 23 ottobre.
“Si tratta di una proposta – spiega il consigliere regionale bellunese del Pd, Sergio Reolon – molto significativa per il territorio bellunese. Il Pd infatti lancia un messaggio chiaro: il riconoscimento della specificità di Belluno, già sancita dallo Statuto regionale, non si tocca. Anzi, le caratteristiche morfologiche e la vicinanza con territori a Statuto speciale aggiungono ulteriori motivazioni, oltre a quelle logistiche, nel richiedere per Belluno un proprio ambito provinciale, con l’obiettivo di consentire un efficace esercizio unitario delle funzioni. Il Pd dunque non si accontenta: vuole una Provincia forte per Belluno”.
L’esponente del Pd giudica quindi la “approvazione venuta dalla Conferenza Regione-Autonomie locali, ovvero il mantenimento delle attuali sei Province più la Città Metropolitana di Venezia: è quanto di più conservatore si possa immaginare. Un’opzione che chiederemo al Consiglio regionale di rigettare, imboccando con coraggio la strada del vero rinnovamento degli enti locali che i cittadini oggi ci chiedono: una strada di maggiore efficienza, più risparmio e meno burocrazia che noi indichiamo con questa proposta”.