“Parteciperò volentieri come segretario provinciale del movimento della Lega Nord alla riunione indetta dal Bard per parlare della difesa della provincia e in vista della manifestazione”.
Lo dichiara Diego Vello, anche a nome della Lega Nord, ” il mio partito – precisa il segretario provinciale – che in questi mesi, quanto a livello locale come a Roma, ha già espresso la sua posizione e convinzione nel difendere la provincia di Belluno. L a politica bellunese – prosegue il segretario – non può rinunciare ad una battaglia di difesa territoriale, è giusto quindi unirci come popolo a sostegno di casa nostra, della nostra autonomia e quindi tutelare il nostro futuro. La Lega Nord è stata l’unica forza politica che ha contestato la scelta del Governo Monti di rivedere il riassetto delle province, una scelta incomprensibile e degna di un Governo nemico degli enti locali.
Reputo che un professore debba valutare i propri alunni dai risultati scolastici e dal merito e non tanto dall’altezza e dal peso, qui invece il Professor Monti ha preferito obbligare le regioni a rivedere le province su parametri assurdi di superficie e popolazione senza tener conto delle reali necessità territoriali. Un governo che preferisce abolire la Provincia di Belluno, considerandola province inutile ma che continua a foraggiare il meridione.
Di questa settimana la notizia dei 900 milioni assegnati alla Regione Sicilia per ripianare i propri debiti e ancora la riforma del titolo V della costituzione per togliere poteri alla regioni e riportarli sotto il centralismo dello Stato togliendo alle stesse ulteriori trasferimenti economici.
Di fronte a queste e tante altre notizie non possiamo che indignarci, come autonomisti, contro uno Stato nemico dei territori e delle popolazioni, che qui come in tutto il Nord, pagano le tasse a fronte di minori servizi e continui tagli.
Per la stessa ragione, chi in questi giorni si scaglia contro la Regione Veneto e non contro il centralismo statale, dimostra di non capire ancora che le leggi si fanno a Roma e non a Venezia.
Sono in troppi i soggetti che usano impropriamente il termine autonomia solo per rendiconto politico – conclude Vello – e la difesa del bellunese non deve più essere solo uno slogan da usare tra i confini della nostra terra per poi dimenticarsene in sede di partito quando si è a Roma, così come fatto ultimamente dal PD e dal PDL rimarcando posizioni di autonomismo a Belluno e sostenendo le scelte del governo centrale a Roma”!