Il grande alpinismo con Hervé Barmasse a Oltre le vette 2012. Sabato 13 ottobre, ore 21, al Teatro comunale di Belluno
Oltre le Vette è la montagna che si fa metafora a volte, ma è anche un appuntamento annuale, per Belluno, con il grande alpinismo. Quest’anno, la scelta sull’alpinista ha voluto tenere conto del filone della rassegna, quell’innovazione radicata, però, nell’esistenza e in alcuni casi nella re-esistenza in montagna.
Sabato sera, alle 21, al Teatro comunale, Hervé Barmasse sarà ospite di Oltre le Vette.
Hervé scala spesso con suo padre, Marco Barmasse, Guida Alpina e maestro di montagna. Un figlio di una guida alpina che segue le orme del padre e che, addirittura, si toglie il lusso di andare con lui per tracciare nuovi itinerari, sul Rosa e sul Bianco, su quelle che per loro sono le montagne “dietro casa”. Un padre e un figlio che condividono la stessa idea di alpinismo, e, cosa ancor più importante, di vita.
Hervé dice che niente è mai vecchio se lo si sa guardare con occhi nuovi. Lui, cresciuto ai piedi del Cervino, ha scalato in molte regioni del mondo, dalle Alpi al Pakistan alla Patagonia, aprendo itinerari di grande difficoltà. Dopo tanto viaggiare ha capito che il valore dell’esperienza non dipende dalla cima ma dall’approccio dell’alpinista.
Nel 2011 Hervé sceglie le tre montagne più importanti della Valle d’Aosta e le più alte delle Alpi – il Monte Bianco, il Monte Rosa e il Cervino – e inventa tre vie nuove: la prima coi fratelli Pou, la seconda con suo padre Marco, e l’ultima da solo.
Il film che ci presenterà a Oltre le Vette, racconta in presa diretta le tre avventure, eccezionali per i luoghi, le distanze e lo spirito che le accompagna: il pilastro di sinistra del Brouillard, la parete sud est della Punta Gnifetti e il Picco Muzio al Cervino, affrontato in solitaria estrema. La trilogia di Hervé è un omaggio alla grande montagna e allo spirito inesauribile dell’alpinismo classico, lo stesso che fece scrivere a Mummery: “Il vero alpinista è l’uomo che tenta nuove ascensioni. Non importa se vi riesca o no; egli ricava il suo piacere dalla fantasia”.
Avere a Belluno uno degli alpinisti più forti in circolazione sarebbe già un onore grandissimo e una grande opportunità per organizzatori e pubblico; ma avere un ragazzo che è prima di tutto un montanaro, un’alpinista moderno con la conoscenza e il rispetto della storia, dei luoghi e dell’andare in montagna è davvero una fortuna eccezionale. C’è differenza tra che cosa si fa in montagna e il come lo si fa: Hervé va oltre questo eterno dilemma e aggiunge anche il con chi. Parte con il padre la mattina presto, traccia un nuovo itinerario di difficoltà estrema, poi rientra e non parla della difficoltà della via, dei pericoli. Parla della condivisione in parete, delle motivazioni, dell’esperienza del viaggio, non della conquista della vetta.
Oltre le vette 2012 – Presentazione di “Prepariamoci” di Luca Mercalli. Sabato 13 ottobre, alle 18, in sala “Bianchi”, con l’intervento dell’autore
Titolo: “Prepariamoci”. Sottotitolo: “A vivere in un mondo con meno risorse, meno energia, meno abbondanza… E forse più felicità”.
Il titolo del libro che Oltre le Vette presenta al suo pubblico sabato 13 ottobre, alla 18, in Sala “Bianchi” di Viale Fantuzzi, non potrebbe essere più esplicito. Edito da Chiarelettere, il volume è stato scritto da Luca Mercalli, presidente della Società meteorologica italiana e fondatore della rivista “Nimbus”. Collaboratore dei quotidiani La Repubblica e La Stampa e di altre testate, dal 2003 Mercalli è stato ospite fisso della fortunata trasmissione televisiva Che tempo che fa (Rai 3) nonché di altri programmi Rai (Ambiente Italia, TG Montagne). E’ autore di diversi libri di successo, tra cui Filosofia delle nuvole (Rizzoli, 2008), Che tempo che farà (Rizzoli 2009), Viaggio nel tempo che fa (Einaudi 2010).
Il suo ultimo lavoro, “Prepariamoci”, al di là del titolo vagamente apocalittico, è in sostanza una riflessione non sulle probabilità che avvenga un cambiamento climatico – cosa che è ormai sotto gli occhi di tutti e che solo pochi scettici, probabilmente in malafede, si ostinano a negare – ma su come dobbiamo prepararci per affrontarlo e ridurne, per quanto ancora possibile, gli sconvolgenti effetti.
Il messaggio di Mercalli è chiaro: agiamo, agiamo subito, tutti, anche a livello locale e, soprattutto, personale, perché è già tardi, ma lo diventerà in maniera irreparabile se continuiamo, come ora, a discutere senza far nulla, a parlare di crisi economica come se fosse solo una crisi delle banche o delle imprese e non dell’intero sistema produttivo basato sui combustibili fossili, a pensare che tanto non c’è più niente da fare e il processo è irreversibile.
Ricco di spunti e riflessioni, il libro contiene anche consigli ed esempi di un vivere quotidiano corretto, che riduca l’impronta ecologica del nostro agire. E’ un’opera scritta in linguaggio semplice e divulgativo, rivolta ovviamente a tutti, priva di rigido linguaggio scientifico e tecnico che scoraggerebbe molti lettori. Destinatari privilegiati sono i giovani, coloro che sopporteranno le maggiori conseguenze dei cambiamenti climatici, e gli amministratori locali, sui quali ricade la responsabilità di scelte, anche apparentemente di scarsa portata, ma che in realtà rappresenterebbero una mole di comportamenti corretti non priva di effetti generali.
“Mercalli affronterà con il pubblico bellunese – commenta Falvio Faoro – non soltanto i grandi temi dei mutamenti climatici globali, ma anche gli effetti di questi sui fenomeni nazionali e locali di maggior impatto, dalla tropicalizzazione delle precipitazioni al ritiro dei ghiacciai. Per farlo si servirà della proiezione di immagini, di grafici e di tabelle, accompagnati dal suo commento, spesso arguto e divertente per quanto scientificamente preciso e corretto”. E’ dunque un incontro di grande attualità, particolarmente adatto ai giovani, agli insegnanti e a tutti coloro che hanno a cuore le sorti del nostro ambiente.
La sala può ospitare al massimo cento persone: l’ingresso è libero e non è possibile prenotare i posti. Si raccomanda dunque di arrivare con un certo anticipo.
Oltre le vette 2012 – Mattinata di lettura, alpinismo e premi. Sabato 13 ottobre, alle ore 10, al Centro Giovanni XXIII
Sabato mattina, 13 ottobre, alle 10, nella sala “Muccin” del centro Giovanni XXIII, sarà nuovamente protagonista la Fondazione G. Angelini, per un incontro organizzato in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale di Belluno, l’Associazione Premio letterario “G. Mazzotti” e Fondazione Silla Ghedina.
Pubblico di eccezione saranno le scuole. Sarà presentato soprattutto a loro, infatti, “Dino Buzzati e la montagna”, il concorso per le scuole bellunesi, inserito all’interno del progetto “Lettura pensata”, che nel Quarantesimo anniversario della scomparsa dello scrittore è dedicato a lui. Il progetto dell’Ufficio scolastico è finalizzato soprattutto a promuovere la riconquista del gusto di costruire le immagini nella mente leggendo “bene” un buon libro e come Dino Buzzati possa contribuire al raggiungimento di questo obiettivo lo spiegheranno gli interventi di Domenico Martino, già Dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale, Mara De Monte, responsabile del progetto “Lettura pensata” presso l’Ufficio scolastico di Belluno e Ester Cason Angelini, Consigliere delegato della Fondazione “Giovanni Angelini”.
La mattina proseguirà con l’annuncio dei vincitori della V Edizione del “Premio Letterario Giuseppe Mazzotti Juniores”, che si propone di far conoscere questa figura di grande cultura tra le giovani generazioni, e con la presentazione della VI Edizione 2012/2012 dello stesso premio.
Verrà inoltre presentata la XXX edizione del Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti”, con l’annuncio dei vincitori e dei segnalati.
Infine, saranno presentati i due volumi “Psycho Vertical. La vita è troppo breve per divertirsi” e “Il sacco del pianeta”, con interventi di Ulderico Bernardi, presidente dell’Associazione “Premio Letterario Giuseppe Mazzotti” e Silvia Metzelin, alpinista, esploratrice e già membro della giuria del premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti”.
Concluderà l’incontro la presentazione e l’assegnazione del Premio “Silla Ghedina” VIII edizione 2012 per la miglior scalata sulle Dolomiti nel 2011, realizzata sullo Spiz di Lagunàz (2338 metri), nella terza Pala di San Lucano, il 28 e 29 agosto e 3 settembre, da Franz Heiss, Florian Klukner, Martin Heiss e Heinz Grill.
La mattinata sarà coordinata da Silvia Metzeltin Buscaini.