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Influenza aviaria, in sordina la Regione ha bloccato fiere e mostre avicole

Da maggio, sono state abbattute migliaia di uccelli in nove allevamenti italiani. Dopo l’ultimo caso accertato di positività al virus LPAI H5 in una struttura per lo svezzamento di volatili in Lombardia, in Veneto sono state vietate fiere, mostre e mercati avicoli in tutta la regione, tranne per uccelli ornamentali. L’Eurodeputato IdV Andrea Zanoni ha affermato: «A Loria (TV) domenica si svolgerà una fiera con volatili ornamentali. Eppure nella provincia di Forlì-Cesena sono stati abbattuti ben 936 esemplari ornamentali positivi al virus»

Dallo scorso maggio, sono stati uccisi 39 mila 943 uccelli di allevamento dopo aver riscontrato ceppi di influenza aviaria. L’ultimo caso accertato riguarda un impianto di svezzamento avicolo di Mantova. In tutta Italia gli allevamenti coinvolti negli abbattimenti sono stati nove in cinque mesi. Le strutture erano di tipo industriale in cinque casi (Napoli, Cosenza, Brescia e Mantova), in uno di tipo ornamentale (Forlì-Cesena), in due di tipo rurale (Parma e Prato) e uno non specificato a Napoli.

I dati sono dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Tre Venezie e accertano che otto casi sono riconducibili al sottotipo H5 e uno all’H7 e che potrebbero evolversi in ceppi aggressivi e pericolosi per l’uomo. A rendere nota la situazione è lo stesso Ministero della Salute, che ha sottolineato l’incidenza di un’alta concentrazione territoriale di allevamenti. Basti pensare che in Franciacorta, nel bresciano, si sono registrati due casi in allevamenti di tacchini e che nel mantovano le galline ovaiole allevate sono cinque milioni e 700 mila.

Dal 24 settembre è entrato in vigore il divieto di allestire fiere, mostre e mercati avicoli su tutto il territorio del Veneto, contenuto in una lettera firmata da un dirigente dell’Unità di Progetto Veterinaria (prot. n. 424939, class. E.740.20.10 del 21 settembre 2012, con oggetto “Nuovo focolaio LPAI H5 in Regione Lombardia: divieto di fiere, mostre e mercati avicoli nel territorio della Regione del Veneto”). Sono rimaste pericolosamente escluse dalla decisione del Veneto le manifestazioni con uccelli ornamentali. Queste ultime potranno continuare ad essere organizzate nonostante il caso dell’allevamento di Forlì-Cesena, che ha riguardato proprio volatili di tipo ornamentale, dove sono stati abbattuti 936 uccelli dopo aver riscontrato la presenza del virus dell’influenza aviaria.

Andrea Zanoni eurodeputato Idv

Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV e membro della commissione ENVI, Ambiente, Salute Pubbica e Sicurezza alimentare ha affermato: «È inconcepibile che una decisione che riguarda la salute e l’incolumità pubblica venga presa con una semplice “letterina” di un dirigente regionale. Sono provvedimenti che incidono sul comportamento dei cittadini e necessitano almeno di una delibera da pubblicare sul Bollettino Ufficiale della Regione (BUR). Non c’è stata alcuna pubblicità della situazione e la Regione ha imposto un divieto cercando di farlo passare sotto silenzio».

A Loria (TV) domenica 30 settembre si svolgerà la fiera e mercato degli uccelli e animali esotici. «Non è comprensibile come la Regione possa decidere l’incolumità degli uccelli di tipo ornamentale dall’influenza aviaria – ha proseguito Zanoni – A smentire la supposizione ci pensano i dati dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Tre Venezie che ha messo nero su bianco nel proprio report l’abbattimento di 936 uccelli, tra cui Oche, Anatre, Galli ornamentali e Colombi nell’allevamento di Forlì–Cesena. Stiamo parlando di salute pubblica, servono più controlli proprio perché è stata riconosciuta la pericolosità della situazione con il divieto posto a fiere, mostre e mercati avicoli».

 

 

 

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