“Il Comune di Belluno ha sempre avuto una caratteristica impiegatizia legata al terziario, ma dobbiamo dire chiaramente ai nostri giovani che oggi la ricerca del posto fisso, magari in una struttura pubblica, non deve più essere la finalità verso cui orientare la propria vita. Un sindaco ha il compito di stimolare nuove opportunità per i giovani, in una fase tanto critica da un punto di vista demografico come quella in cui viviamo. In fondo il messaggio che Confindustria Belluno Dolomiti ha lanciato qualche giorno fa va proprio in questa direzione” – sono le parole di Antonio Prade, intervenuto ieri sera al dibattito organizzato dalla Cgil in Teatro comunale.
“Io credo che ogni partita iva in più sia una ricchezza per tutta la città. I giovani oggi sono capaci, conoscono le lingue e l’informatica: non vedo perché non liberalizzare le partite iva, e facilitare il più possibile chi vuole aprire un’impresa. Il futuro economico ed occupazionale della nostra città passa attraverso l’attivazione di nuove attività” – ha affermato il sindaco.
La vocazione di Belluno deve essere sicuramente turistica, data la ricchezza naturalistica e culturale che la nostra città sa offrire. “Da colmare c’è il gap nello spirito di ospitalità che ci differenzia dalle province montane limitrofe, come Trento e Bolzano. Belluno non ha niente da invidiare a queste realtà, la nostra città è una perla unica fra le Dolomiti più belle del mondo; quello che ci serve è dare un’organizzazione imprenditoriale al turismo e formare le risorse umane verso la cultura dell’ospitalità” – commenta Prade.