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domenica, Giugno 16, 2024
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Confindustria Belluno Dolomiti partecipa alle Assise di Bergamo. Gian Domenico Cappellaro: “Faremo più proposte che proteste. Belluno parlerà di innovazione, infrastrutture, ambiente ed energia.

Gian Domenico Cappellaro presidente Confindustria Belluno

Il vertice di Confindustria Belluno Dolomiti parteciperà al completo alle Assise generali di Bergamo di Confindustria del prossimo 7 maggio: l’occasione è molto importante e gli industriali bellunesi porteranno le loro proposte e faranno sentire le loro richieste. Gian Domenico Cappellaro, presidente, Paolo Montagner, presidente della Piccola Impresa, Jury De Col, presidente dei Giovani Imprenditori, guideranno le rispettive rappresentanze, mentre la struttura di Confindustria Belluno Dolomiti sarà rappresentata da Stefano Perale, direttore. Presenti anche alcuni imprenditori come Sandro Da Rold, trasporti, Serena Lavina, edili, Renato Sopracolle, occhialeria; Ludovico Trevisson (che è anche vice presidente di Confindustria Belluno Dolomiti), Guido Franchin e Paolo Del Bue, tutti del settore metalmeccanico e Nicola De Santis del settore turismo. Le Assise di Bergamo si annunciano come un momento fondamentale della vita pubblica del nostro paese. Emma Marcegaglia, nell’invito diffuso via video, è molto chiara e dice che al nostro paese serve un progetto. Un progetto che consenta all’Italia di riprendersi, di ripartire, di avere il coraggio di fare le riforme necessarie in ogni campo.  Marcegaglia parla di solitudine degli imprenditori di fronte alla crisi finanziaria, a fenomeni economici di portata mondiale che coinvolgono però ogni più piccola impresa, all’instabilità dei prezzi delle materie prime che rende difficile ogni pianificazione e alle crisi geopolitiche come quelle che agitano il Nord Africa. Per elaborare il progetto che il paese attende, l’incontro è stato suddiviso in sessioni tematiche a cui ogni imprenditore può contribuire con idee e proposte.
1) Le imprese che vogliamo: il compito di Confindustria
2) Le relazioni industriali per la produttività
3) Fisco, credito e finanza
4) Infrastrutture, ambiente ed energia
5) Mezzogiorno e fondi strutturali
6) Pubblica Amministrazione: semplificazione e costi della politica
7) Giovani, merito, opportunità
8) Tecnologia, ricerca e innovazione
Gian Domenico Cappellaro, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti: “Abbiamo aderito con una delegazione piuttosto numerosa, di circa 20 persone, perché ci rendiamo conto che a Bergamo si deciderà come gli industriali italiani intendono agire nei prossimi anni per contribuire alla ripresa del nostro paese. Saranno però più proposte che proteste. L’elenco delle cose che non vanno ormai l’abbiamo stilato più volte e oggi lo conoscono tutti. E’ il momento di fare le nostre proposte, concrete e realizzabili, perché l’economia si sblocchi e si ricominci a crescere come avviene in Europa. Confindustria Belluno Dolomiti porterà il suo contributo in alcune sessioni che riteniamo più vicine a noi, dove abbiamo esperienza. Parleremo sicuramente di ricerca e innovazione, perché sappiamo quanto pesino nello sviluppo del settore manifatturiero, e ovviamente parleremo anche di infrastrutture, dato che ci occupiamo di questo tema da anni. L’energia poi e l’ambiente, viste la nostra posizione geografica e il peso di questi settori nella nostra economia. C’è ancora spazio e mi auguro che altri imprenditori colgano l’importanza storica di questo evento, che molti già paragonano al convegno di Parma del 92, per aggregarsi e per far sentire la nostra presenza, la presenza dell’industria bellunese, anche dal punto di vista numerico.” Non sarà quindi un elenco di richieste alla politica o in generale alle istituzioni. Sarà anche un profondo “esame di coscienza” da cui emergeranno le aree di debolezza dell’imprenditorialità italiana. Paolo Montagner, presidente delle Piccole Imprese bellunesi: “Da parte nostra solleveremo ancora una volta il tema dell’innovazione che le imprese, tutte le imprese, devono avere il coraggio di affrontare. Ormai sono convinto che per le imprese questa sia un po’ l’ultima chiamata, come dice, anche piuttosto duramente, Bombassei. Hanno l’obbligo di crescere, di internazionalizzarsi e di investire in ricerca. Quelle che non lo hanno fatto fino a oggi e sono comunque riuscite a sopravvivere alla crisi sono destinate a morire con la prossima recessione. Occorre una politica che incentivi le imprese a mettersi insieme, che garantisca i legami con le università”. Jury De Col, il presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Belluno Dolomiti si concentrerà invece sul punto che parla di merito e di opportunità: “Da anni i Giovani di Confindustria chiedono che sia il merito a essere premiato, a partire dalla scuola e poi nel mondo del lavoro. Solo così si possono valorizzare le risorse migliori” “Le imprese italiane riunite a Bergamo – chiude il direttore di Confindustria Belluno Dolomiti, Stefano Perale – faranno soprattutto un lavoro che forse compete più alla politica, quello delle proposte a largo spettro, che incidono sul tessuto industriale italiano, che dettano le linee guida dell’economia del paese. Ma la politica non ci sarà. Non ci saranno interventi di uomini di governo o delle istituzioni. Vogliamo che sia una riflessione “nostra”, interna all’impresa italiana e che da qui escano le idee che poi la politica dovrà valutare per dare la famosa scossa all’economia. “

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