Il Sindaco Cavallet ha evidenziato che l’attenzione prioritaria è per la salute dei cittadini e che la questione va affrontata nel modo corretto, studiando i dati. Nella seduta di mercoledì sera, 30 marzo, il Consiglio comunale di Trichiana ha affrontato la questione dell’impianto cogenerativo a biomassa legnosa vergine (legno non trattato) per la cui realizzazione è stato presentato un progetto a fine febbraio.
Le minoranze consiliari avevano chiesto l’inserimento all’Ordine del Giorno di una delibera con la quale impegnare Consiglio e Sindaco a dirsi contrari al progetto.
“Su questa questione – spiega con fermezza il Sindaco Giorgio Cavallet – è di nuovo stata fatta molta confusione, generando un contesto di dubbi e preoccupazioni che non permettono un’analisi serena.
Col mio intervento in Consiglio comunale ho cercato di fare chiarezza, nella sede meglio deputata all’espressione della volontà amministrativa. Seguiranno senz’altro altre iniziative informative, ma quello che serve a Trichiana in questo momento non sono raccolte di firme pro o contro una cosa che non si conosce, bensì la collaborazione di tutte le forze per analizzare i dati, spiegarli ai cittadini e poi ascoltare anche le loro opinioni. Finora, né le minoranze, né il Comitato di cittadini, che ancora non so da chi sia composto e chi rappresenti, hanno collaborato in questo, preferendo la strada dell’opposizione a tutti i costi.
Il fatto che, dopo il mio intervento, le minoranze abbiano accolto la proposta di ritirare la loro bozza di delibera ha permesso la riapertura di una fase di dialogo e condivisione, con l’impegno ad abbassare i toni e a ricondurre l’analisi della questione laddove da sempre la maggioranza consiliare la voleva condurre e cioè sulle fefttive questioni di merito”.
L’iniziativa di questo impianto cogenerativo non è dell’Amministrazione comunale, bensì di una ditta privata che ha presentato un progetto per l’area “ex Cementegola”, area di tipo industriale D1, per la quale fin dal 2008, erano state stipulate convenzioni di lottizzazione. In quell’area potrebbero già da subito insediarsi alcune attività industriali e non è possibile allo stato attuale cambiarne la destinazione.
Il progetto è stato presentato in Comune il 24 febbraio 2011 dalla Ditta Eco Trichiana e prevede la produzione di poco meno di 1MW elettrico e di 3MW termici. La dimensione dell’impianto, giusto per fare un esempio, è circa 20 volte inferiore a quello di Ospitale di Cadore, che viene spesso citato a esempio.
Il Sindaco Cavallet, con un intervento di oltre 16 pagine, ha stigmatizzato il metodo utilizzato da minoranze e dai rappresentanti del gruppo di cittadini che inizialmente sembravano aver accolto la proposta dell’Amministrazione di condividere il percorso di studio della questione e che, parallelamente, hanno scelto di utilizzare metodi autonomi di diffusione di numeri confusi e poco significativi e di promuovere una raccolta firme anche porta a porta.
“L’Amministrazione comunale – conclude il consigliere Matteo Cesca, delegato all’Innovazione e forestazione, che ha seguito la questione con particolare impegno, assieme al Sindaco e a tutta la maggioranza – ha il dovere di prendere in considerazione tutte le proposte che cittadini e aziende avanzano, soprattutto in tema di energia, senza mai mettere in pericolo la salute dei cittadini, pensando al virtuosismo di un mix energetico concretamente realizzabile e al fatto che la legna è comunque una fonte energetica rinnovabile e locale. Il Sindaco ha ben spiegato che il progetto presentato a fine febbraio non potrà ottenere la nostra approvazione perché mancano tutta una serie di parametri fondamentali, quali, solo per citarne alcuni, la garanzia di una concreta rete di teleriscaldamento, la possibilità di effettuare un bilancio di massa sulle emissioni in aria e quelle effettivamente risparmiate e la mitigazione della struttura”.
“A oggi – conclude il Sindaco, che con il consigliere Cesca ha già incontrato ARPAV, Provincia e Unità Complessa Atmosfera della Regione – la moratoria regionale ha sospeso fino al 31.12.2011 il rilascio di autorizzazioni per impianti tipo quello proposto a Trichiana e ci si augura venga sospeso anche l’iter autorizzativo. Quindi, c’è il tempo per fare le cose con ordine e senza contrapposizioni esasperate.
Ho apprezzato la disponibilità delle minoranze, dopo un confronto acceso, a ritirare la delibera e a riprendere il confronto. Invito tutti i cittadini a seguire le iniziative informative e di altro genere che verranno promosse nei prossimi mesi, garantendo, in ogni caso, il coinvolgimento della popolazione e il diritto della stessa a esprimere il proprio parere su iniziative di rilievo per l’intera Comunità. In questo modo la questione verrà approfondita, potrà essere meglio compresa da tutti e ogni singolo potrà elaborare una propria opinione, non condizionata da messaggi comunicativi distorti”.