
Il presidente del Consiglio provinciale di Palazzo Piloni, Stefano Ghezze, ha telefonato quest’oggi ( giovedì 17) al Presidente dell’Ufficio Centrale per i referendum della Corte di Cassazione: «La materia è complessa, mi hanno riferito che per il quesito della terra bellunese si rende necessario il parere dell’Ufficio Studi preposto».
«Nel pieno spirito di dare quanto prima, e per quanto di nostra competenza, delle risposte ai cittadini bellunesi, già questa mattina ho chiamato il responsabile dell’Ufficio Centrale per i referendum della Corte di Cassazione – ha spiegato il presidente Ghezze – . Dopo il rinvio della discussione (avvenuto il 15 febbraio ndr), ho ritenuto fosse mio preciso dovere chiedere dei chiarimenti su come si stesse procedendo sul fronte dell’iter referendario. Ecco perché già questa mattina ho telefonato a Roma, incontrando la piena disponibilità del dottor Antonino Elefante, Presidente dell’Ufficio Centrale per il Referendum».«Ho quindi appreso che l’Ufficio Centrale ha deciso di avvalersi del parere tecnico-giuridico dell’Ufficio Studi della stessa Corte di Cassazione: per loro stessa ammissione, la materia è complessa e si tratta del primo caso in Italia di un intero territorio provinciale che chiede il passaggio ad altra regione. E’ bene, dunque, essere sicuri di ogni passo verrà compiuto di qui in avanti», ha proseguito il presidente del Consiglio di Palazzo Piloni. «Stando alle loro parole, infine,è difficile – al momento – dare dei tempi certi per una risposta risolutiva al nostro quesito – ha concluso Ghezze – . L’Ufficio Unico per i referendum auspica di avere un parere dai propri consulenti, già per la prossima riunione del 2 marzo. Da Palazzo Piloni continueremo a mantenere alta l’attenzione sulla questione»