Pubblichiamo la replica di Gsp, gestione servizi pubblici, in relazione alle accuse mosse dall’Italia dei Valori contro il management della società. Ci troviamo di fronte all’ennesima uscita giornalistica di questo gruppo politico che critica sulla base di deduzioni personali e del tutto soggettive poco documentate e slegate dalla realtà dei fatti. Si dice che gli amministratori della società dovrebbero dimettersi per rispetto dei cittadini e per consentire a soggetti più competenti di ripianare i debiti. Precisiamo che questo non risponde al vero, che i bilanci della società non solo sono del tutto a posto, ma sono anche pubblici ed accessibili a tutti. Precisiamo, una volta di più se necessario, che l’attuale situazione finanziaria della società non deriva da difficoltà economiche o da malagestione della società per opera dei vertici in carica, ma nasce dall’attuale situazione normativa a livello nazionale in continuo mutamento che ha portato con sé pesanti ricadute sia per il territorio sia sul fronte creditizio. Di ciò non abbiamo fatto segreto, né mentito o non detto a sufficienza, anzi:. abbiamo dato puntuale comunicazione ai cittadini, mediante gli organi di informazione, ed ai soci, nelle riunioni/assemblee periodiche, sullo stato dei fatti. Non abbiamo, poi, appalti e/o progetti superiori agli introiti delle bollette: abbiamo investimenti coperti dalla tariffa che, come noto, porta introiti diluiti su più anni. Il credito, in tale sistema, fornisce la liquidità immediata ed è quindi indispensabile e necessario per la tempestività di esecuzione dei lavori. E’ un meccanismo, quello tariffario, che può risultare complesso alla gente comune, indaffarata a vivere il quotidiano nel migliore dei modi, ma non dovrebbe essere oscuro e ignoto a soggetti che hanno ruoli politici ed istituzionali e che, pertanto, dovrebbero aver approfondito ed ampiamente compreso il tema. Purtroppo, però, e di questo ce ne rammarichiamo, la polemica politica e strumentale affonda la realtà e la serietà degli eventi in questione: in questo momento la nostra governance è fortemente impegnata a non perdere tempo prezioso e a vigilare sulle operazioni necessarie a far sì che la proprietà e la gestione dei servizi pubblici restino in loco ed in mano pubblica dei Comuni. A noi ed anche ai nostri comuni soci, diversamente da chi scrive ‘a vanvera’, non è concessa ignoranza e impreparazione: entro la fine dell’anno, a prescindere dalle evoluzioni normative sul settore idrico, arriveremo pronti e strutturati ad affrontare le nuove sfide del mercato per tutti i servizi in ballo (idrico, gas, altri servizi a favore dei Comuni). Questo non per saccenza o presunzione: non vi è scelta per chi è a capo di una società il cui operato poggia su normative in continua evoluzione. Quanto alla volontà di mantenere l’acqua in mano pubblica, ci permettiamo di evidenziare che, senza tanti proclami populisti, la nostra società rappresenta una delle poche realtà di questo tipo pienamente conformi alle norme: abbiamo, dunque, saputo conservare in mano pubblica e bellunese il servizio e cercheremo di farlo anche per il futuro, nel pieno rispetto delle normative, non degli umori di pochi.
Il Consiglio di Amministrazione di Gsp