Nell’ultima seduta del consiglio provinciale è passata con il solo voto contrario di I.D.V. la rinegoziazione di parte dei prestiti concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti alla Provincia di Belluno.

Visto che la notizia è apparsa solo di sfuggita sugli organi di stampa, ed in attesa che la proposta di I.D.V. già approvata da oltre un anno dal consiglio stesso sulla diretta web diventi realtà, volevo fare alcune considerazioni sul tema. La rinegoziazione dei mutui è pressoché una prassi per le amministrazioni locali che, alla presa con continui tagli ai trasferimenti statali, cercano di barcamenarsi per garantire il pareggio di bilancio. E’ chiaro che rinegoziare i mutui vuol dire pagare di più ma in maniera più dilazionata ed è chiaro anche che, qualora si renda necessaria questa misura, non erano state approntate correttamente le previsioni pluriennali di bilancio.Qualcuno obietterà che si sono rinegoziati solo mutui con tassi “fuori mercato” e che le risorse liberate verranno destinate a spese in conto capitale. Questo in parte è vero ma bisogna ricordare anche che i nuovi tassi sono ugualmente fuori mercato e alla fine avremo allungato mutui con la conseguenza di pagare molti più interessi. Insomma è il cane che si morde la coda e chi paga sono i cittadini bellunesi. Continuiamo a creare debiti che pagheranno i nostri figli. Questo non è l’amministrare tipico di un buon padre di famiglia. Imputare questa manovra alla crisi economica non è poi molto realistico né responsabile: è da anni che i mutui vengono continuamente rinegoziati tanto da arrivare ad avere durate che sfiorano i cinquant’anni! Se mai I.D.V. dovesse avere l’onere e l’onore di guidare con altri partiti questa provincia sulla questione rinegoziazione la posizione rimarrà di chiusura totale, ci opporremo a queste manovre deleterie per i conti e per le nostre generazioni future.
Angelo Levis – Capogruppo I.D.V. consiglio provinciale