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lunedì, Ottobre 2, 2023
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Centralina sul Vajont, sfregio alla memoria

L’idea di tornare a sfruttare le acque del Vajont a fini idroelettrici? Spudorata.L’Italia dei Valori desidera innanzitutto abbracciare i superstiti di quella tragedia e i loro familiari, il Comitato, nonché tutti gli abitanti dei paesi coinvolti nella catastrofe e nella gestione non sempre trasparente del dopo. Passando alla proposta, dobbiamo dire che delude e sbigottisce. Capiamo i sindaci dei comuni che, con l’acqua alla gola a causa dei tagli del governo “federalista”, devono garantire lo stesso i servizi ai cittadini. Ma non si può moralmente giustificare una centralina sul luogo sacro per eccellenza simbolo dei disastri causati dall’ingordigia dell’uomo, deturpando quello che dovrebbe rimanere il monumento dell’insaziabilità di
denaro a danno dell’ambiente.Con incredulità i cittadini hanno letto anche il parere favorevole dell’on.
Paniz, che a Belluno incoraggia la centralina e che a Roma ha firmato in parlamento (il 26 marzo 2010) la proposta di legge per l’“Istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali
e industriali causati dall’incuria dell’uomo”, che cita approfonditamente proprio ciò che accadde quel 9 ottobre 1963.Detto ciò, non vorremmo che questa fosse la stessa tattica usata dal governo nazionale, che punta a 100 per ottenere 50: “ok non faremo più la centralina sul Vajont ma lasciatecela fare almeno a Busche o in Valboite”. Questo è in sintesi il nostro parere.

 Italia dei Valori – Belluno
www.belluno-italiadeivalori.it

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