Gestione Servizi Pubblici informa che a Fortogna di Longarone l’acqua non è potabile e non può essere utilizzata per scopi alimentari. Lo ha comunicato l’ULSS di Belluno questa mattina, che ha riscontrato la leggera presenza di batteri nei campioni d’acqua prelevati presso la sorgente Desedan nel corso delle consuete analisi di routine.
‘In questo periodo – spiega Franco Roccon, presidente di Bim Gestione Servizi Pubblici – il maltempo può penalizzare le sorgenti più sensibili, quelle cioè più superficiali o non dotate di impianti di clorazione automatizzati. L’ideale – prosegue Roccon – sarebbe di poter dotare tutte le sorgenti di impianti automatizzati, ma non sempre è tecnicamente possibile: in quelle più disagiate o dislocate in posti impervi vi è la concreta difficoltà di portare anche solo il collegamento elettrico per alimentare gli impianti di clorazione o di debatterizzazione e su queste siamo costretti ad intervenire con nostro personale per effettuare manualmente la clorazione’.
Sono circa 300 le utenze interessate dal divieto di utilizzare l’acqua distribuita dall’acquedotto, divieto che, lo ricordiamo, è limitato all’uso alimentare (cuocere i cibi, bere, ecc.).
Tempestivo l’intervento di Gestione Servizi Pubblici che già nella mattinata di oggi ha provveduto a disinfettare con il cloro l’acqua presente nei serbatoi e nella rete idrica. Domani mattina saranno prelevati nuovi campioni d’acqua e solo gli esiti, previsti al più tardi per lunedì 2 agosto, potranno confermare l’efficacia delle misure. GSP ha provveduto ad avvisare la popolazione interessata con avvisi informativi, telefonate con messaggio preregistrato a tutte le utenze presenti nell’elenco telefonico ed SMS su cellulare – che ricordiamo è attivabile gratuitamente da tutti collegandosi al sito www.gestioneservizipubblici.bl.it.