13.9 C
Belluno
giovedì, Dicembre 7, 2023
HomeLettere OpinioniI ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, ecco...

I ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, ecco l’Italia di Berlusconi che sorride di Francesco Masut

Mentre il governo è accecato da questioni private e personali e pone come priorità il bavaglio alla stampa e l’asservimento della magistratura per evitare il rischio di “mettere a nudo il re” ed i suoi affari, le famiglie ed i giovani versano in gravissime condizioni. Secondo il rapporto Caritas, diffuso qualche giorno fa il 13% della popolazione italiana (7,5 milioni di persone) è povera e vive di un reddito mensile di 5-600 euro al mese, e ci sono almeno altrettante persone che campano con poco di più, persone che superano la soglia di povertà di una cifra compresa tra 10 e 50 euro al mese e faticano ad arrivare a fine mese. Quindici milioni in tutto, un quarto della popolazione L’Italia arranca su ogni fronte, dalla politica all’economia. I dati Istat confermano che il reddito disponibile rispetto ad un anno fa è sceso del 2,6%. La propensione media al risparmio è diminuita a livelli del 1999 e le famiglie non hanno più soldi da spendere e mettono mano ai risparmi anche per mangiare: dopo aver tagliato sulle spese non indispensabili, tirano la cinghia sulle spese di sopravvivenza e sugli alimenti. A cominciare dal  pane la spesa alimentare è calata del 3%. Le famiglie con figli pagano sempre di più e chi decide di mettere al mondo un terzo figlio generalmente finisce sotto la soglia di povertà. Il tasso di disuguaglianza sociale (il coefficiente di Gini), colloca ormai l’Italia ai gradini più bassi dell’Ocse e la forbice delle retribuzioni è sempre più divaricata: in diversi casi i manager sono passati da venti o trenta volte la retribuzione media di un operaio a centinaia di volte. Cosa  altro deve succedere ancora perché nelle stanze della politica ci si renda conto del livello di drammaticità raggiunto? La risposta, come sempre è il silenzio.
Le famiglie e le piccole imprese sono al centro di una crisi che rischia di prolungarsi ed è evidente il rischio che le politiche economiche non sembrano in grado di gestire le poche risorse disponibili con criteri di equità e soprattutto di efficienza. Il paese si spacca tra territori virtuosi ed altri meno e sorgono nuove fratture tra le classi sociali più deboli, le uniche a pagare sempre. La manovra finanziaria non restituisce alle famiglie, soprattutto con figli, il potere d’acquisto, non contiene nulla per rimettere in moto i consumi ed impedire che molti nuclei famigliari cadano in povertà. In essa non c’è nessuna attenzione alle famiglie, ai giovani, nonostante si affermi continuamente la centralità che essi hanno per lo sviluppo del paese. Occorre più giustizia sociale e fiscale: ancora una volta, purtroppo, i ricchi godono e diventano sempre più gaudenti, mentre i poveri pagano e affondano nella loro miseria. A beneficiarne sono i “giochi di stato”, che costringono le famiglie a sognare il “colpo di fortuna” come ultima ancora di salvezza.   
Francesco Masut
Circolo PD di Cavarzano

- Advertisment -

Popolari