C’ero anch’io lunedì, con il Presidente Zaia, alla posa della prima pietra della galleria di Col Cavalier. Non posso che esprimere soddisfazione per aver sentito quanto ha promesso il presidente ai bellunesi, soprattutto per ciò che riguarda la considerazione della specificità della nostra provincia da sancire nello Statuto e sul proseguimento della A27; chiamiamola pure autostrada Venezia-Monaco. Del resto il Presidente Zaia abita “a un tiro di schioppo” dal bellunese e quindi sa benissimo quali e quanti sono i nostri problemi.
Non desidero approfittarne per presentare la ‘lista della spesa’, ma concordiamo sul fatto che bisogna proseguire sulla strada delle grandi opere infrastrutturali materiali e immateriali per non isolare la nostra area dal resto del Veneto e dell’Europa. E sarebbe opportuno che si arrivasse anche all’istituzione di una vera e propria riserva di leggi per la montagna. Sono sempre più convinto che con un forte impegno comune e con l’impulso decisivo del presidente Zaia potremmo contare presto anche su una sorta di “finanziamento speciale” per la nostra provincia che sta vivendo una crisi occupazionale pesante e una stagnazione che dura da troppo tempo.
Infine bene ha fatto il Presidente della Giunta veneta a fare un passaggio rassicurante sul federalismo demaniale perché ci mancherebbe altro che si mettessero in vendita le nostre Dolomiti che sono la nostra vita e i nostri tesori. Sarebbe il contrario dell’obiettivo del federalismo demaniale inteso come garanzia e opportunità soprattutto per i Comuni. Attendo con ansia e anche con fiducia, quindi, la lista di cui si parla in questi giorni, ma mi auguro che effettivamente nessuno si sogni di vendere cime dolomitiche che, piuttosto, vanno valorizzate.