La ricorrenza del 236° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza è l’occasione per tracciare il bilancio dell’attività svolta dalle Fiamme Gialle della provincia di Belluno nei primi mesi del 2010. La Guardia di Finanza, in qualità di polizia economica- finanziaria, in linea con le direttive dell’Autorità di Governo, anche in provincia di Belluno ha potenziato qualitativamente l’azione di controllo economico del territorio, in particolare per contrastare il sommerso d’azienda e di lavoro, le frodi fiscali, la contraffazione ed i traffici illeciti in genere, a tutela del “Made in Italy”, a garanzia del bilancio dello Stato, del corretto funzionamento del mercato, della tutela dei consumatori e del sistema produttivo. Con riferimento alla lotta all’evasione fiscale, principale obiettivo dell’attività del Corpo, i 232 interventi effettuati dai Reparti del Comando Provinciale di Belluno hanno consentito di scoprire redditi non dichiarati al Fisco per 45,8 milioni di Euro (+34,3% rispetto l’analogo periodo 2009) e violazioni all’IVA per 8,9 milioni di Euro (+4,5% rispetto l’analogo periodo 2009), con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 13 soggetti per reati fiscali. Il peso della cosiddetta “black economy” rimane rilevante con l’individuazione di 24 evasori totali, cioè soggetti economici completamente sconosciuti al Fisco, che hanno sottratto all’imposizione ben 26 milioni di euro (+11,9% rispetto l’analogo periodo 2009) ed evaso I.V.A. per 4 milioni (+82% rispetto l’analogo periodo 2009). Gli evasori paratotali scoperti (coloro che hanno evaso redditi superiori ad oltre il 50% di quanto dichiarato) sono invece 4, con una base imponibile sottratta al Fisco di 5,9 milioni di euro (+59,1% rispetto l’analogo periodo 2009) e 617.500 euro di I.V.A. evasa (+156,7% rispetto l’analogo periodo 2009). Sul versante “sommerso da lavoro” sono stati identificati 16 lavoratori “in nero”, cioè completamente sconosciuti al sistema contributivo, e 8 lavoratori irregolari, ossia con posizioni reddituali e contributive difformi da quelle documentate. Rilevante è il fenomeno delle frodi fiscali mediante l’utilizzo di fatture false, al fine di ottenere un artificioso abbattimento della base imponibile ed un indebito credito d’imposta. In questa prima parte del 2010 è stata accertata l’emissione di fatture false per oltre 14,5 milioni di euro (+314,2% rispetto l’analogo periodo 2009). Una parte di questo importo è riconducibile alle cosiddette frodi “carosello”, realizzate mediante l’interposizione di società “cartiere” (costituite cioè al solo scopo di far girare fatture false) che acquistano merci da altri Paesi comunitari in sospensione d’IVA, le rivendono ai reali destinatari applicando l’imposta, ma poi omettono di versare le somme all’erario, svanendo nel nulla dopo poco tempo. Importanti i dati delle operazioni a contrasto dell’evasione fiscale internazionale. Nel corso di una verifica fiscale si è accertato come una società bellunese operante nel settore della componentistica elettronica abbia trasferito utili alla società estera controllante, residente in un paese a fiscalità privilegiata, mediante il pagamento di prestazioni di servizio non giustificate, sottraendo quindi all’imposizione fiscale un importo di circa 12 milioni di euro. Sono proseguiti anche nell’anno in corso i “controlli indicativi di capacità contributiva”. In provincia di Belluno sono stati effettuati complessivamente, in questa prima parte dell’anno, 79 controlli. Si tratta di attività svolte sul territorio per individuare “sacche di evasione” attraverso il rilevamento del possesso di autovetture di lusso, campers, residenze principali e secondarie ed altri beni indicatori di elevata “capacità di spesa”. Un’eventuale incoerenza tra i dati acquisiti e i redditi dichiarati determinerà, in presenza di taluni presupposti, l’avvio di verifiche fiscali, al termine delle quali sarà possibile ricostruire la reale situazione reddituale dei contribuenti. Alta è stata l’attenzione nella “lotta al carovita”, finalizzata a monitorare eventuali anomale dinamiche dei prezzi. E’ proseguita, infatti, la capillare attività di rilevamento dei prezzi al consumo finalizzata, da un lato, a garantire il corretto andamento del mercato, dall’altro ad utilizzare gli esiti del monitoraggio anche sul piano fiscale. Sono stati svolti 1.193 controlli in provincia sulla regolare emissione degli scontrini e delle ricevute fiscali, con la constatazione di 42 mancate emissioni (+2,4% rispetto l’analogo periodo 2009). Per quanto concerne la sicurezza economica del territorio sono state impiegate 672 pattuglie nel servizio di pubblica utilità 117 (+11,8% rispetto l’analogo periodo 2009) che hanno operato 24h su 24 sull’intero contesto provinciale. Tale impegno rappresenta la più visibile testimonianza della volontà della Guardia di Finanza di garantire la tutela dei prioritari interessi economico finanziari ed al contempo di fornire, anche attraverso il controllo del territorio, il concorso alle altre Forze di Polizia per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica. In tale contesto si inseriscono anche i controlli finalizzati a contenere il drammatico fenomeno delle “stragi del sabato sera”, attività svolta con servizi stradali e presso esercizi pubblici (discoteche, bar, pub, birrerie, sale giochi etc.). Sono stati verbalizzati 13 esercizi pubblici perché privi delle autorizzazioni amministrative per la somministrazioni di bevande alcoliche. L’azione di contrasto al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti è proseguita con il sequestro di non rilevanti quantità di stupefacenti. L’analisi nel settore fa ritenere che la realtà bellunese sia interessata dal fenomeno degli stupefacenti e delle sostanze psicotrope quasi esclusivamente come mercato di consumo. Per quanto concerne il soccorso in montagna, le Stazioni del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Cortina d’Ampezzo ed Auronzo di Cadore costituiscono un insostituibile punto di riferimento per chi opera e lavora nel particolare ambiente, soprattutto per il soccorso degli utenti in difficoltà e per i servizi di sicurezza sulle piste da sci. I finanzieri del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, avvalendosi di quattro unità cinofile in dotazione ed in sinergia con gli altri organi di soccorso in montagna, dal 1° gennaio 2010 allo scorso 31 maggio hanno eseguito 66 interventi di soccorso, traendo in salvo 69 persone.
Ecco i militari che nel corso della cerimonia sono stati premiati per essersi particolarmente distinti in attività di servizio nel corso del 2009:
Nucleo di Polizia Tributaria di Belluno
Maresciallo Capo Marco CORRO’
Maresciallo Ordinario Silvia BORGHETTI
Maresciallo Michele FARINA
Appuntato Scelto Stefano FIABANE
Tenenza di Cortina d’Ampezzo
Maresciallo Aiutante Mirco CESCO RESIA
Maresciallo Aiutante Giuseppe FILOSA
Finanziere Scelto Francesco DE BENEDICTIS
Tenenza di Agordo
Maresciallo Aiutante Giacomo DE ROSA
Maresciallo Ordinario Sandro LONGO
Tenenza di Auronzo di Cadore (Stazione Soccorso Alpino – SAGF)
Brigadiere Capo (ora in congedo) Giovanni PACHNER
Appuntato Davide BUZZO (conduttore del cane “OGOS”).