Siamo certi che questa volta Zaia ce la farà! No, non ci siamo capiti, per il federalismo, quello vero, bisogna attendere. Vi faremo sapere. Nel frattempo la Sicilia continuerà con i suoi privilegi, in aggiunta allo Statuto Speciale e ad un proprio parlamento, con un ottavo degli incassi dai giochi di abilità e dai concorsi a pronostico (una ventina milioni di euro l’anno) – come osservava nella precedente legislatura l’ex vicepresidente della Regione Veneto Franco Manzato – oltre alla trattenuta delle accise sul petrolio, ai fondi Fas… e così via. La richiesta di Zaia è di “Federalismo metereologico”. Sì, avete letto bene: “Quando le previsioni meteo sono fatte in maniera superficiale, i danni al turismo, la prima industria della Regione, sono incalcolabili. – dice il presidente Luca Zaia – Abbiamo stimato una perdita media del 20% di turisti che disdicono le loro prenotazioni a causa del preannunciato maltempo. Ogni hotel, e in Veneto vi sono 61.218 strutture ricettive, dà lavoro a circa 10 persone. Non è accettabile che una previsione sbagliata – prosegue Zaia – o relativa ad un’area troppo vasta, comprometta la salute del sistema turistico veneto. È mai possibile che da Roma annuncino pioggia e vento sulla nostra regione e che poi il sole splenda alto nel cielo azzurro? La stagione estiva è appena iniziata e dovremmo discutere di ‘federalismo meteorologico’, con previsioni più accorte laddove il turismo è più intenso”. Siamo certi che il federalismo questa volta si farà davvero. Quello meteorologico, ovviamente. Il centro di Arabba si prepari, perché Roma sarà lieta di passare la palla.