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giovedì, Dicembre 7, 2023
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Zaia e il federalismo

Siamo certi che questa volta Zaia ce la farà! No, non ci siamo capiti, per il federalismo, quello vero, bisogna attendere. Vi faremo sapere. Nel frattempo la Sicilia continuerà con i suoi privilegi, in aggiunta allo Statuto Speciale e ad un proprio parlamento, con un ottavo degli incassi dai giochi di abilità e dai concorsi a pronostico (una ventina milioni di euro l’anno) – come osservava nella precedente legislatura l’ex vicepresidente della Regione Veneto Franco Manzato – oltre alla trattenuta delle accise sul petrolio, ai fondi Fas… e così via. La richiesta di Zaia è di “Federalismo metereologico”. Sì, avete letto bene: “Quando le previsioni meteo sono fatte in maniera superficiale, i danni al turismo, la prima industria della Regione, sono incalcolabili. – dice il presidente Luca Zaia –  Abbiamo stimato una perdita media del 20% di turisti che disdicono le loro prenotazioni a causa del preannunciato maltempo. Ogni hotel, e in Veneto vi sono 61.218 strutture ricettive, dà lavoro a circa 10 persone. Non è accettabile che una previsione sbagliata –  prosegue Zaia – o relativa ad un’area troppo vasta, comprometta la salute del sistema turistico veneto. È mai possibile che da Roma annuncino pioggia e vento sulla nostra regione e che poi il sole splenda alto nel cielo azzurro? La stagione estiva è appena iniziata e dovremmo discutere di ‘federalismo meteorologico’, con previsioni più accorte laddove il turismo è più intenso”. Siamo certi che il federalismo questa volta si farà davvero. Quello meteorologico, ovviamente. Il centro di Arabba si prepari, perché Roma sarà lieta di passare la palla.

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