“Studiare è la chiave per costruire il proprio futuro. La conoscenza è un fattore imprescindibile per la crescita di un territorio. Ma dobbiamo legare aule e imprese, studio e lavoro, per agevolare l’ingresso e la permanenza dei giovani nel mondo del lavoro. Una laurea non deve finire sulla parete di casa, ad abbellire il soggiorno: deve essere un titolo utile, guadagnato al termine di un percorso serio, selettivo, di formazione culturale, un titolo spendibile poi nelle nostre imprese, affamate di innovazione e di idee”.
Con queste parole il presidente della Regione Veneto Luca Zaia commenta i dati di una indagine dell’Osservatorio Nord Est elaborata da Demos su università e lavoro. “Il merito deve tornare al centro del sistema scolastico e universitario italiano. Il merito e niente altro. Partendo da questo principio di base, bisogna guardare al federalismo come ad un’opportunità per facilitare l’incontro fra domanda e offerta. Certamente, il federalismo universitario migliorerebbe l’offerta formativa veneta. Le Regioni, che hanno il polso reale della situazione socio-economica dei territori che sono chiamate ad amministrare, possono e devono lavorare perché i tanti laureati nelle proprie università trovino la loro strada, possibilmente all’interno dei confini regionali perché anche loro contribuiscano allo sviluppo locale. La qualità, della formazione culturale come delle prestazioni lavorative, è l’unica vera arma contro la crisi”.