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L’Appia chiede una proroga dei versamenti delle imposte per i soggetti che operano negli studi di settore

Moreno De Col
Moreno De Col

La crisi economica ha causato anche nel 2009 una riduzione dei ricavi delle imprese. Ciò ha reso necessario un adeguamento, tramite l’approvazione di correttivi congiunturali, dei valori stimati dagli studi di settore alla realtà che si è venuta a determinare. Proprio l’attenzione che si è posta alla costruzione di questi correttivi ha causato l’inevitabile posticipo della data in cui sarà disponibile il software GERICO (il programma utilizzato per l’elaborazione degli studi di settore). Il ritardo della consegna di GERICO determina problemi alle imprese, in quanto riduce il periodo di tempo a disposizione per valutare la posizione fiscale del singolo contribuente. La decisione se adeguare i ricavi dichiarati a quelli stimati dagli studi di settore è un’operazione che, in fasi di forte contrazione dei ricavi, risulta estremamente delicata.
“Per questi motivi – fa notare il presidente dell’APPIA Moreno De Col –  le cinque Confederazioni fondatrici di Rete Imprese Italia,  hanno inviato al Ministro Tremonti una lettera per richiedere la proroga dei versamenti delle imposte da dichiarazione per i soggetti appartenenti al mondo degli studi di settore, in scadenza il prossimo 16 giugno.”  Si tratta del primo atto congiunto che CNA, Confcommercio; Confartigianato, Confesercenti e Casartigiani hanno posto in essere dopo la costituzione del nuovo organismo di rappresentanza che dal 10 luglio vede per la prima volta assieme artigiani, piccole imprese e commercianti e che si propone di dare voce comune e una maggiore visibilità a un tessuto economico che rappresenta oltre 2 milioni e mezzo di imprese associate, 14 milioni di addetti (pari al 60% della forza lavoro in Italia) e 800 miliardi di valore aggiunto prodotto mediamente in un anno che rappresenta oltre il 60% del dato su base nazionale.

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