I temi del governo cittadino sono divenuti motivo di discordie politiche.Vivo a Limana da qualche anno e, a fronte dei molti aspetti positivi che il luogo offre, non posso non rilevare il clima litigioso e poco gradevole, talvolta causato dai suoi amministratori pubblici, il cui verbo non di rado scade nella fisicità dell’offesa personale. Tutto ciò sta irritando e dividendo i cittadini che spesso si sentono obbligati a schierarsi. Gli spazi sui giornali dedicati alle lettere al direttore, quasi quotidianamente riportano accuse e controaccuse reciproche tra i vari responsabili cittadini, del presente e del passato, del comune di Limana. Cosa succederebbe se tale pubblica litigiosità riguardasse tutti i 69 comuni della Provincia e tutti cercassero spazio tra le pagine dei giornali? Poveri direttori dei quotidiani locali! Poveri lettori. Poveri cittadini. I panni sporchi (molte volte probabilmente solo “presunti” sporchi), che, una volta da una parte ed una volta dall’altra, vengono di continuo lavati in pubblico (sempre in nome dell’interesse generale), appaiono tendenziosi, soprattutto quando sono frutto della contrapposizione politica della destra e della sinistra. Forse, se Limana fosse un comune metropolitano, il condizionare la vita amministrativa alla appartenenza partitica, potrebbe avere un suo significato, ma Limana non è Milano…e neppure Belluno.
Signori amministratori: sarebbe meglio concentrarsi su discussioni costruttive e su come risolvere tutti insieme il problema finanziario legato a temi reali, quali ad esempio (ma sono solo esempi e non indicazione di priorità): scarsità di marciapiedi e di illuminazione (dove serve nelle vie periferiche e nelle frazioni, perché allo svincolo di Refos, invece di luce ce n’è per tutti), ampliamento delle aree di parcheggio, potenziamento del mercato cittadino e delle attività commerciali, sostegno alle iniziative sociali e promozionali ed ogni altro argomento contenuto nei vostri programmi elettorali, così belli e così pieni di impegni e di promesse.
La polemica lasciatela bonariamente fare a me, che in politica sono notoriamente un “rompiscatole” e impegnatevi, come invece sapete fare Voi, nell’attività amministrativa e nel continuare a farvi voler bene dal cittadino. Questi, probabilmente, vi ha dato il proprio voto più per la stima personale, che non per la vostra appartenenza politica. Vi assicuro, per esperienza diretta, che non vale la pena di rinunciare alla propria immagine ed al gradimento del cittadino, per difendere posizioni di un qualsiasi schieramento politico, il quale poi non perderà occasione per scaricare su di voi le proprie responsabilità.
In bocca al lupo e buon lavoro a tutti.
Paolo Bampo