Taglio dei contributi da 15 mila a 5 mila euro all’Isbrec (Istituto storico bellunese della resistenza e dell’età contemporanea) per aumentare gli stanziamenti a favore della Scuola che passano da 20 mila a 30 mila euro. La decisione del consiglio comunale di Belluno approvata col voto di 14 consiglieri tre dei quali della sinistra, non è piaciuta a Jacopo Massaro. <<Credo che togliere i soldi alla cultura per darli all’istruzione sia stato come travasare da un bicchiere vuoto ad uno senz’acqua>> ha detto Jacopo Massaro, capogruppo del PD in Consiglio comunale a Belluno, in relazione alle polemiche per l’approvazione dell’emendamento che taglia il 67% dei fondi all’Isbrec. Massaro durante il Consiglio era intervenuto sottolineando che la vera questione da discutere era il fatto che il capitolo di spesa per “istruzione e cultura” è stato tagliato del 30% (-770.000 €). <<Ho quindi proposto di ritirare l’emendamento>> spiega Massaro, <<e di incrementare le risorse per la scuola prelevando risorse da un capitolo di spesa riservato a rimborsi, trasferte e spese generali, la cui capienza era peraltro ben più ampia, anziché da quello, già disastrato, riservato a cultura e istruzione>>. <<Sarebbe stata un’operazione di buon senso – spiega Massaro – ma l’appello è stato ignorato ed è proseguita una discussione inutile al Comune di Belluno, che così non si fa carico sufficientemente dell’emergenza scuole e allo stesso tempo si dà la zappa sui piedi tagliando la cultura>>. <<Ho inoltre trovato inspiegabile -conclude Massaro – che in questo periodo di “vacche magre”, in cui si vanno a fare le pulci agli Istituti culturali e si svende il patrimonio culturale, sia stato bocciato l’emendamento che riduceva il compenso al portavoce del Sindaco>>