Proseguono gli appuntamenti teatrali dedicati alle scuole della 17ma edizione della Stagione di Teatro per l’Infanzia e la Gioventù Comincio dai 3 organizzata da Tib Teatro, per la direzione artistica di Daniela Nicosia, con Comune di Belluno, Fondazione Teatri delle Dolomiti, Provincia di Belluno, Regione del Veneto, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Miur-Ufficio Scolastico Provinciale di Belluno, Agiscuola e AICS-Comitato Provinciale di Belluno. Per l’asse tematico il valore delle parole nel processo di sviluppo del linguaggio e della comunicazione, da mercoledì 3 a sabato 6 febbraio (con platee tutte esaurite e repliche aggiunte per soddisfare le numerose richieste giunte dalle scuole) Guido Castiglia vestirà, per le scuole dell’infanzia e primo ciclo delle primarie, i panni di Topo Ernesto, un roditore guardiano di parole che, per salvare i libri da una fredda archiviazione informatica, decide di mangiarli tutti per poterli raccontare ancora. La drammaturgia dello spettacolo, che è una produzione Nonsoloteatro realizzata in collaborazione con il Centro Studi Teatro Ragazzi “Gian Renzo Morteo”, è incentrata sul piacere del leggere, ed il protagonista Ernesto si erge quale paladino della parola scritta, delle parole d’inchiostro nero su carta ingiallita, in pericolo perché da fuori vogliono zipparle tutte queste parole sagge, buffe o tenere come una carezza, e archiviarle in un grande computer centrale e distruggere tutta quella carta ingombrante. Tra troni di paglia ed eroi panettieri, ragni architetti e ombrelli di parole, si susseguono buffi personaggi e risate a crepapelle. Con un diluvio di parole e una presenza scenica vulcanica e divertentissima, Ernesto racconta ai bambini il valore dei libri e della lettura. Il personaggio è portatore giocoso delle dinamiche teatrali offerte dalla grammatica della fantasia dove la ferrea logica infantile giustifica le situazioni più surreali e diviene poetica del personaggio. Il signor Ernesto Roditore è una sintesi sedimentata di una lunga esperienza sul campo, dove messaggio, riferimento alla realtà infantile, giocosità e leggerezza sono gli elementi base della dinamica centripeta dellelaborazione teatrale. Infatti, l’articolato percorso di stimolo alla lettura, svolto dalla Compagnia Nonsoloteatro in questi anni, ha incontrato l’esigenza del Centro Studi Teatro Ragazzi Gian Renzo Morteo di creare uno spettacolo per invitare i bambini alla lettura.
Le tecniche di improvvisazione hanno dato gambe e concretezza scenica al testo, facendo nascere uno studio teatrale testato con diversi gruppi di bambini che ha permesso di instaurare con essi un rapporto di interscambio inventivo, stimolo rivelatosi di fondamentale importanza per lallestimento teatrale vero e proprio. Fondamentale anche la collaborazione di Alberto Zoina (della Compagnia Tiriteri di Vicchio Firenze), che ha creato le musiche originali e la realizzazione di una scenografia che nasce dallimmagine surreale di un personaggio poetico che vive in un mondo fantastico, dove è possibile mangiare libri per salvarli dalla distruzione, dove una radio può vivere di vita propria, dove una lavagna non è altro che un grande mulino metallico composto da petali astratti e un ombrello alla Calder è la culla per far dormire le parole. A completare la messinscena i costumi sono di Gianpiero Capitani, gli oggetti scenici di Franco da Tregnago e il disegno luci di Dana Forte. Lo spettacolo, scritto e interpretato da Guido Castiglia, si è aggiudicato nel 2004 il Premio ETI-Ente Teatrale Italiano “Stregagatto-Visioni dInfanzia” quale Miglior Spettacolo per lInfanzia e il Premio della Critica al Festival di Teatro per le Nuove Generazioni “Il Gioco del Teatro”. Questultimo con la seguente motivazione: Lo spettacolo è apprezzabile per la scrittura del testo in perfetto equilibrio tra semplicità ed immediatezza comunicativa da una parte, e livello alto del linguaggio dallaltra. Lintento didattico non è puramente didascalico, ma crea unatmosfera di profonda suggestione grazie anche alle capacità affabulatorie dellinterprete-autore Guido Castiglia che sa essere misurato e attento ai ritmi scenici. Si ricorda domenica 7 febbraio lultimo appuntamento delle Domeniche a Teatro con una chiusura deccezione, La storia di Hansel e Gretel (inizio spettacolo ore 17:00), di Crest, in cui i due protagonisti grazie alle risorse proprie dellinfanzia, quali la fantasia e lintelligente, istintiva creatività, riusciranno a sconfiggere le insidie nella foresta che attraversa la vita e che è necessario attraversare per diventare adulti. Info e prenotazioni 0437-950555