13.9 C
Belluno
lunedì, Maggio 29, 2023
Home Prima Pagina Immigrazione: progetto della Regione per l'integrazione nella scuola

Immigrazione: progetto della Regione per l’integrazione nella scuola

“Spazi nostri” è un progetto della Regione, realizzato attraverso l’ente Veneto Lavoro, che si propone di sperimentare esperienze di gruppo, opportunamente strutturate e condotte, con i ragazzi delle scuole medie e superiori di origine italiana e straniera  con il duplice scopo di conoscere e affrontare il disagio giovanile e vivere nel contempo un importante momento di integrazione. Del progetto si parlato a Belluno presso l’Istituto scolastico “A. Brustolon” in occasione della consegna degli attestati di partecipazione agli studenti, alla presenza dell’assessore regionale ai flussi migratori Oscar De Bona e dell’assessore alla cultura del Comune di Belluno Maria Grazia Passuello, insieme al referente di Veneto Lavoro Tiziano Menaggia e al responsabile scientifico del progetto Delia Guini, preside dell’Istituto. Le scuole del Veneto coinvolte in questa esperienza sono in tutto 14, sette scuole medie e sette istituti superiori distribuiti nei comuni capoluogo di provincia. A Belluno, oltre all’Istituto Brustolon, partecipa la scuola media “Nievo”. L’idea progettuale – come ha ricordato l’assessore De Bona – nasce dalla necessità di superare l’individualismo tra i ragazzi, per abituarli a lavorare insieme e a trovare insieme le soluzioni ai problemi di relazione, guardando alla diversità come ad una risorsa. Il confronto avviene attraverso laboratori guidati da équipes multidisciplinari, composte da educatori e psicologi. Il programma è strutturato in percorsi di lavoro per approfondire i fenomeni, le dinamiche e i disagi che interessano i giovani, come il “bullismo”, agendo sulla socializzazione e sull’integrazione. De Bona ha sottolineato tra l’altro che l’inserimento scolastico dei figli rappresenta spesso il primo momento di integrazione sociale per molte famiglie di immigrati. I ragazzi assumono quindi anche il ruolo di intermediari culturali tra il contesto sociale di riferimento e il loro nucleo familiare. In sostanza, con questo progetto –è stato detto – i ragazzi imparano a lavorare in gruppo e a “fare squadra” per costruire il necessario ponte di congiunzione tra individualità e comunità e tra culture diverse. Con l’occasione è stata presentata anche la guida realizzata dall’Assessorato regionale alle politiche dei flussi “Veneto, terra di ospitalità e accoglienza”.

Share
- Advertisment -

Popolari

“La comunità che cura nel territorio”. A Chies d’Alpago sotto i riflettori la legge 180/1987 e la gestione della montagna attraverso l’istituto regoliero

Si dice spesso che la montagna è sprovvista di servizi. E se la montagna diventasse essa stessa un servizio? È la sfida a cui...

Frana di Revis a Lozzo di Cadore, avviati i lavori di messa in sicurezza per una spesa complessiva di 2,5 milioni di euro

Sono partiti in questi giorni i lavori sulla frana di Revis, a Lozzo di Cadore. Si tratta di un intervento piuttosto complesso, finalizzato alla...

In tremila al Motor Street Food di Ponte nelle Alpi

Notevole successo di pubblico quest'ultimo fine settimana, per una manifestazione che ha coinvolto famiglie, bimbi, ragazzi: tutti protagonisti della tre giorni pontalpina di moto...

Cagnolina cerca casa

C'è un appello per la cagnolina Vally di 12 anni, rimasta sola perché separata dalla sua proprietaria anziana trasferitasi in casa di riposo. Le...
Share