Il Sindaco di Belluno, Antonio Prade, domani mattina alle ore 12.00, presso il Bar San Martino, sarà il primo a prenotarsi per l’imbarco sull’Arca di Noé. Trent’anni fa queste sensazioni sarebbero passate sotto l’etichetta di “fantasia al potere”. Oggi potrebbe essere un avvincente antidoto per lenire l’affanno dei 1.600 euro di passività del Comune di Belluno, col conseguente sforamento del patto di stabilità che impedirà per il 2010 l’ulteriore accesso al credito. Come dire che non si potranno fare mutui e, di conseguenza, le grandi opere non si faranno. A meno che non sia la Regione a finanziare. Ma la Regione significa Zaia (Lega Nord), e chissà se a Venezia hanno dimenticato il licenziamento su due piedi dell’allora vicesindaco leghista Gidoni, per mano di Prade…
Secondo l’architetto Andrea Moro, ideatore della Mostra “Noè 2 ha preparato l’arca”, la rassegna nasce dalle suggestioni che il Ponte degli Alpini, in particolare verso sera, con lo sfondo delle nostre montagne e delle diverse profondità del torrente Ardo, suscita nelle persone che lo percorrono. “Ad un certo punto – ha detto l’arch. Moro – durante la costruzione del ponte, in una giornata di nebbia, sono apparse i parapetti, grandi virgole bianche che tendono verso il cielo. Le fotografie scattate rievocano un grande dinosauro o un’arpa o un liuto, oppure le strutture preparatorie di una grande arca. Così è nata l’idea dell’Arca di Noé, l’imbarcazione costruita da Noè per affrontare il futuro.
E ora quale equipaggio? Da domani si raccolgono le prenotazioni”.