Il tema è l’associazionismo fra piccoli produttori agricoli per proporre vecchi e nuovi prodotti agroalimentari Venerdì 22 Gennaio 2010 ore 20.30. Sala Cooperativa Cirvoi, ospite Il presidente della Coop La Fiorita, Ennio Garlet. Ecco la nuova iniziativa dell’Associazione i Cortivi di Cirvoi verso la sensibilizzazione dei propri cittadini per un recupero delle attività agricole oramai in via di estinzione. L’occasione sarà offerta dalla testimonianza del presidente della Coop la Fiorita, Ennio Garlet, che stà combattendo, con i prodotti tradizionali dei suoi soci, una battaglia per conquistare nuove fette sui mercati purtroppo dominati dalla grande distribuzione.
La Cooperativa Agricola La Fiorita è sorta nel 1977 e da allora opera in maniera continuativa nel settore agricolo a favore dei suoi attuali 180 associati. In questi ultimi anni ha seguito, assieme alla scuola Agraria di Feltre, alcuni progetti per il recupero di alcune produzioni tradizionali che sono ritenute in pericolo di estinzione. Merita una menzione particolare il lavoro svolto sul “Mais Sponcio” da polenta,sul recupero del “Fagiolo Gialet”, ed il recupero e la messa in produzione dell’orzo “varietà originaria agordina” che viene utilizzato per la produzione del perlato da minestre e del caffè.
L’obbiettivo dell’incontro è quello di proporre alla comunità di Cirvoi questa esperienza di aggregazione fra produttori, che negli ultimi anni ha coinvolto molti piccoli agricoltori rilanciando la coltivazione dei terreni e la produzione di nuove varietà produttive.
Lo spunto per lanciare questa iniziativa è arrivato direttamente da alcuni proprietari di terreni residenti a Cirvoi che sono molto preoccupati per il continuo ed incessante abbandono delle aree agricole. L’ambizione sarebbe di stimolare proprietari o giovani potenziali imprenditori agricoli ad intraprendere nuove iniziative in campo agricolo ovviamente in collaborazione con strutture cooperative come la Fiorita che possono fungere da acquirenti dei prodotti realizzati. Tutti gli interessati sono invitati a partecipare e a dare il proprio contributo al dibattito per trovare soluzioni per il recupero delle tradizionali produzioni agricole ed evitare l’abbandono del territorio