Vent’anni fa, il 9 novembre 1989, veniva abbattuto il Muro di Berlino. Che era stato eretto in una sola notte, il 13 agosto 1961, con una barriera di filo spinato alta 4 metri successivamente sostituito da blocchi di calcestruzzo con torri di avvistamento e postazioni di mitragliatrici. La caduta del Muro rappresenta anche l’abbattimento di quella che Winston Churchill definì la “cortina di ferro”. Ovvero la fine di un sistema liberticida che, all’indomani del secondo conflitto mondiale, rese non libere le popolazioni dell’Europa dell’est, soggette all’influenza e all’egemonia dell’URSS e del suo sistema poliziesco. Il nostro Parlamento, con apposita legge ha riconosciuto il 9 novembre “Giorno della Libertà” quale ricorrenza dell’abbattimento del Muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di democrazia per tutte le popolazioni ancora soggette al totalitarismo. “E’ per questo – sottolinea Antonio Prade sindaco di Belluno – che mi piace pensare che oggi anche la Città di Belluno riflette sul significato del “Muro di Berlino” quale simbolo di intolleranza e di oppressione. Anche la Città di Belluno – tenace custode di una Libertà pagata con il sangue – ricorda una pagina della Storia d’Europa e auspica che non vi sia più bisogno di erigere muri fra i popoli”.