E’ in arrivo l’influenza stagionale, alla quale quest’anno si sommerà purtroppo la preannunciata influenza suina, A/H1N1, per la cui prevenzione è previsto un vaccino specifico distribuito da metà novembre. Da subito, invece, è disponibile nelle farmacie a un costo che varia da 8.90 euro a 10.90 euro il vaccino per l’influenza della stagione 2009/2010. Federfarma Belluno, associazione sindacale dei titolari di farmacia, consiglia l’immediata adozione del vaccino antinfluenzale soprattutto nelle fasce maggiormente a rischio e suggerisce alcune norme comportamentali per prevenirne la trasmissione. Il virus dell’influenza si trasmette per via aerea, attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce. Oppure attraverso il contatto con mani contaminate da secrezioni respiratorie. Per questo una buona igiene può giocare un ruolo determinante nel limitare la diffusione dell’influenza. Ecco allora qualche buona norma da seguire per non contagiare e non essere contagiati. Primo, coprirsi per bene quando si esce e stare attenti agli sbalzi di temperatura. Per le persone più a rischio, meglio evitare i luoghi troppo affollati, perché più facilmente si corre il rischio di contagio. Se si è portatori della malattia, coprire bocca e naso quando si snarnutisce o si tossisce. E poi è importantissimo lavarsi le mani. Per prevenire il contagio Federfarma consiglia di lavarle ogni 2-3 ore utilizzando detergenti delicati, che potranno essere indicati direttamente dai farmacisti, fondamentali nell’azione antibatterica, ma che escludono rischi di dermatiti, a differenza dei gel igienizzanti, il cui uso prolungato può invece originare. E’ opportuno anche tenere le distanze in casa con i familiari, i parenti o gli amici che manifestano sintomi di febbre o da raffreddamento. Nel caso ad ammalarsi sia la mamma di un bambino è buona norma che utilizzi la mascherina quando entra in contatto con il piccolo. Chi presenta la sintomatologia influenzale e deve recarsi in ospedale, è bene indossi la mascherina. La vaccinazione è raccomandata a tutti, ma soprattutto alle cosiddette “fasce a rischio” quali: bambini e adulti con malattie croniche ai bronchi, polmone, cuore e reni; affetti da malattie come diabete, fibrosi cistica e malattie che comportano riduzione delle difese immunitarie; soggetti anziani (sopra i 65 anni) e persone che svolgono attività di pubblica utilità. E’ poi indicato per donne che all’inizio della stagione influenzale si trovino al secondo e terzo trimestre di gravidanza, per ricoverati presso strutture per lungodegenti, per medici e personale sanitario, familiari e contatti di soggetti ad alto rischio, soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori, personale a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (raccomandata in allevatori, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori e vaccinatori, veterinari pubblici e libero-professionisti). Il vaccino contro l’influenza stagionale va utilizzato sempre seguendo le indicazioni contenute nei riassunti delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) approvati dei singoli prodotti autorizzati in Italia I vaccini disponibili in Italia sono tutti inattivati e quindi non contengono particelle virali intere attive e sono di diversi tipi. I vaccini a subunità, sono in genere meno reattogenici rispetto agli altri e pertanto sono particolarmente indicati per l’immunizzazione dei bambini e di adulti che abbiano presentato episodi reattivi a precedenti vaccinazioni I vaccini virosomiali vanno considerati come vaccini adiuvati; sono autorizzati per l’immunizzazione dei soggetti dai 6 mesi di età. I vaccini adiuvati con MF59 sono autorizzati, fino ad ora per l’immunizzazione dei soggetti dai 64 anni in su. La funzione degli adiuvanti è quella di potenziare la risposta immunitaria alla vaccinazione; per questo trovano particolare indicazione per l’immunizzazione dei soggetti anziani e di quelli poco rispondenti.
Poiché la maggior parte della popolazione è stata, con tutta probabilità, infettata dai virus
influenzali A/H3N2, A/H1N1 e B nel corso degli ultimi anni, una sola dose di vaccino
antinfluenzale è sufficiente per i soggetti di tutte le età, con esclusione dell’età infantile.
Per i bambini al di sotto dei 9 anni di età, mai vaccinati in precedenza, si raccomandano due dosi di vaccino antinfluenzale stagionale, da somministrare a distanza di almeno quattro settimane. Il vaccino va somministrato per iniezione intramuscolare, preferibilmente nel muscolo della spalla per gli adulti e i ragazzi sopra i 12 anni o nei glutei per i bambini. Nei bambini e negli adulti mai vaccinati prima contro l’influenza è raccomandata una seconda dose di vaccino, da somministrare dopo almeno 4 settimane dalla prima. Il vaccino per l’influenza stagionale potrà essere assunto assieme al vaccino specifico per l’influenza suina, a una settimana di distanza l’uno dall’altro.