Prosegue l’iniziativa Cinema e letteratura “Viaggio nel western” promossa dalla Biblioteca Civica di Belluno, Informaimmigrati e Alba Azione di Gioia Onlus. Si tratta di continuare l’esperienza avviata in primavera di dare avvio a cicli di proiezione di film che possano diventare nel tempo un appuntamento costante, sempre più strutturato e solido organizzativamente e qualitativamente. L’iniziativa muove non solo dalla volontà di promuovere la cultura cinematografica ma anche dalla volontà di diversificare e incrementare l’offerta culturale in città. Le tre proiezioni, tutte gratuite, rappresentano anche un’occasione per promuovere una modalità di fruizione collettiva e partecipata che stimoli lo scambio e il confronto comune, attraverso l’ascolto del film in lingua originale (sottotitolato in italiano) e con un esperto in sala che introduce l’opera e modera un eventuale dibattito conclusivo. Si inizia mercoledì 26 agosto con il western sociale Alba fatale di William Augustus Wellman (1943) tratto da un racconto di Walter Van Tilburg. Opera importante nella storia del cinema in quanto è il primo western di rilevo ad affrontare con rigore una problematica sociale evitando di cadere nei paradigmi dell’eroismo, dell’idealismo, del moralismo del western tradizionale. Definito da alcuni critici un antiwester, Alba fatale è un dramma a sfondo sociale che si serve degli schemi tradizionali del western per criticare alcuni aspetti della società moderna. Da questa prospettiva, il film rappresenta una svolta nel genere cinematografico, capostipite dei western psicologici degli anno quaranta e cinquanta. Si proseguirà mercoledì 2 settembre, sempre alle ore 21, con Sfida infernale di John Ford (1946) tratto da un libro di Stuart N. Lake. Ford racconta un famoso episodio riuscendo a rendere la dimensione epica di un mito. L’episodio, un feroce scontro tra gang, diventa l’allegoria di un nuovo mondo, riconciliato dall’eroe di giustizia, lo sceriffo Wyatt Earp, interpretato da Henry Fonda. Un mondo che registra il passaggio dal disordine individualista all’ordine e all’armonia portato dalla Legge. Film di grande qualità formale e attento nella costruzione di psicologie complesse attraversate da una dolente malinconia. Si concluderà mercoledì 9 settembre con Hombre di Martin Ritt (1967) che mette in scena con una regia intelligente un romanzo dello scrittore noir Elmore Leonard. Tra i migliori western crepuscolari, disincantato e malinconico ma rispettoso dei topoi del genere, Ritt sa conferire a ciascun personaggio la giusta connotazione ed è capace di combinare con abilità sparatorie e silenzi, azione e riflessione. Grande interpretazione di Paul Newman.