Pubblichiamo il testo integrale della lettera nella quale Tabacchi precisa le ragioni della sua scelta. “Caro Paolo, con questa lettera, ti presento le mie dimissioni irrevocabili dalla carica di Coordinatore Provinciale del Partito Democratico, esprimendo la volontà di non ricandidarmi a questa carica nella prossima fase congressuale. L’esito delle elezioni provinciali ci ha messo di fronte all’esigenza imprescindibile di riscrivere il progetto politico del Partito Democratico nella Provincia di Belluno. Le mutate condizioni in cui dobbiamo operare non sono solo preoccupanti per il Pd, ma per tutto il centro sinistra bellunese visti i modesti risultati conseguiti anche dagli altri partiti. Con le fasi congressuali nazionali, regionali e soprattutto provinciali avremo un’occasione importante, forse l’ultima, per dare alla nostra azione politica una spinta positiva. Dalla nascita del partito in Provincia di Belluno sono stati fatti molti sforzi indirizzati a riorganizzare le fila e a dare al partito un assetto organizzativo, ma credo che questo non abbia supplito all’assenza di una linea politica chiara e finalizzata ad un progetto politico di ricostruzione di un nuovo centrosinistra. Questa linea è mancata al Pd e mancava completamente anche nei partiti (Ds e Margherita) dalle cui ceneri è nato il nostro progetto. Non possiamo continuare politicamente a procedere solo su un terreno identitario (la bellunesità, l’essere dolomitici, la voglia di autonomia) che l’Amministrazione provinciale uscente ha sperimentato ed è stato bocciato dai cittadini chiamati alle urne. Bisogna dare vita ad un progetto nuovo, ambizioso e destinato a crescere attraverso la sua capacità di raccordare il tema autonomista con quelli che sono i temi nel dna della cultura laico – riformista, cattolico liberale e democratica da cui proveniamo. Mi dimetto, dunque, convinto che adesso, per quanto sopra espresso, non sia più necessario un Coordinatore di garanzia. Sono convinto che questo passo porterà l’assemblea provinciale a decidere di convocare con un urgenza, nella prima finestra utile, la fase congressuale anche a livello provinciale così da non procrastinare il confronto sulla linea politica da avere in futuro. Come anticipato non intendendo ricandidarmi alla carica di coordinatore provinciale, ma il mio impegno nel Pd non finisce qui. Al momento penso conti agire, per smuovere e rinnovare un ceto politico che in Provincia di Belluno è invecchiato e chiuso e per esprimere la consapevolezza che il nuovo non può nascere dal vecchio. Ecco dunque che ho deciso di ripartire dai territori e dai circoli sostenendo con convinzione la mozione congressuale di Pierluigi Bersani a livello nazionale e regionale. Coltivo infine la speranza che a livello provinciale possa nascere una mozione congressuale trasversale, che abbia come obbiettivo il rinnovamento della classe dirigente attuale. Ti auguro un buon lavoro e attraverso di te porgo un sentito ringraziamento a tutte le compagne e i compagni, le amiche e gli amici per questi due anni di impegno comune che mi hanno gratificato ed arricchito sia dal punto di vista umano che politico. Un abbraccio Valerio Tabacchi”.