Pubblichiamo l’intervento del presidente dell’Unione Artigiani e Piccola Industria di Belluno, Luigi Curto, in relazione all’opera svolta dalla Guardia di Finanza di Belluno. “L’ho già fatto ieri, pubblicamente, in occasione dell’apertura della Mostra dell’Artigianato Città di Feltre: come Presidente di un’Associazione che raggruppa centinaia e centinaia di aziende che operano in trasparenza e con serietà, voglio rivolgere il plauso alla Guardia di Finanza di Belluno e al suo comandante per aver opportunamente concentrato l’azione di controllo sul lavoro nero e irregolare. Qualche settimana fa l’UAPI ha chiesto agli organi preposti di non moltiplicare banalmente i controlli cartacei e burocratici su tutto ciò che già avviene alla luce del sole e di dirigere la propria azione di sorveglianza proprio su evasione, lavoro nero e tutela della sicurezza, rinunciando, in questa particolare congiuntura, a sottoporre le aziende a banali verifiche formali e cartacee e a sovrapposizioni di ispezioni. Tra coloro che l’appello non lo hanno recepito c’è il Presidente del Comitato provinciale dell’Inps, che, snocciolando qualche dato poco significativo, ha dimostrato la miopia e la scarsa lungimiranza di chi vuol solo difendere la pratica delle verifiche e dei controlli formali e burocratici che comportano poca fatica e alimentano solo le statistiche interne agli Enti. Guardia di Finanza e Spisal stanno, invece, decifrando adeguatamente la situazione e si dimostrano opportunamente attenti a contrastare i pericoli seri, quelli che minano l’equità fiscale o la salute delle persone, che anche il sistema delle imprese ha interesse a veder puniti. Parimenti positiva giudichiamo la posizione assunta dalla Direzione Provinciale del Lavoro, che, nei giorni scorsi e credo grazie anche alla nostra sollecitazione, ha accolto la richiesta di realizzare un coordinamento funzionale tra gli enti preposti al controllo e alle ispezioni, condividendo l’esigenza di evitare la sovrapposizione di ispezioni e accessi, sia nei cantieri che nei laboratori e di omogeneizzare le procedure per l’acquisizione di documenti e atti. Sono segnali di attenzione e di considerazione delle ragioni delle imprese che meritano di essere sottolineati”.