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sabato, Maggio 18, 2024
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Tosi a ruota libera a Tribuna elettorale su Rai3: “Zaia ha sbagliato a fermare le opere per le indagini. Berlusconi è finito, Salvini consegna il Paese a Renzi”

Flavio Tosi
Flavio Tosi

Dal Mose, alla Via del mare, fino alla Pedemontana, e’ sbagliato, come ha fatto il governatore del Veneto Luca Zaia, fermare tutta una serie di opere pubbliche perché ci sono delle indagini in corso. “Se si fa così, in Italia, non se ne fa nemmeno una”. E’ l’opinione del sindaco di Verona e candidato alla presidenza della Regione, Flavio Tosi,
che oggi pomeriggio parla a Tribuna elettorale, su Rai tre regionale. “Se sei convinto del tuo operato- dice- vai avanti con le procedure amministrative”, mentre in parallelo, “come è giusto che sia, la magistratura fa il suo lavoro”. Però,
aggiunge il sindaco, “non fermi l’opera in attesa di capire se qualcuno ha sbagliato”, perché’ “se qualcuno ha sbagliato, poi la magistratura lo andrà a prendere”.
E invece, in Veneto, La Pedemontana e’ ferma, la Nogara mare, che “è fondamentale per il Polesine, vede le carte ferme in Regione da tempo”. Ma la prova più “clamorosa” del ‘blocco’ provocato da Zaia, per Tosi e’ “una delibera di Giunta del 27 gennaio 2015 sulla via del mare che viene sospesa a causa delle indagini”. La risposta del primo cittadino è invece quanto fatto sulla Valdastico sud. “Anche lì ci sono delle indagini, ma noi andiamo avanti e la finiamo in tempo record”. Perché non farlo significa “mettere in difficoltà gli imprenditori, le famiglie,
chi vuole investire e chi lo ha già fatto”.   Lo stesso ragionamento, Tosi, lo applica sullo scandalo dell’ex Disco Palace di Nervesa della Battaglia, in provincia di Treviso, dove al posto di una struttura per disabili oggi c’e’ una birreria. “La grande parte delle coop che hanno partecipato al bando sono soggetti seri- assicura Tosi- ed e’ una scelta sbagliata bloccare tutto perché c’e’ un’indagine”. Chi aveva investito “perché quello della Regione era un prestito- sottolinea- adesso deve andare in banca e chiedere un prestito, perché forse qualcuno ha sbagliato”.
Insomma, anche in questo frangente, “bisognava andare avanti, poi la magistratura fa il suo lavoro, come e’ giusto che sia. E va a prendere chi ha sbagliato”, chiude Tosi.

Se otterrà un buon risultato in Veneto alle regionali, il sindaco di Verona Flavio Tosi non si fermerà e creerà quello che definisce un progetto politico nazionale liberista, cattolico e popolare. “Dal 1^ giugno- dice oggi a
Tribuna elettorale su Rai 3 Veneto- avvierò un progetto politico nuovo che dice cose credibili, sia per il governo del Veneto, sia per un progetto a livello nazionale. Questo, però, solo se otterrà buone percentuali: “E’ ovvio che se il risultato è basso, se il progetto non è compreso, non lo faro'”.
Però, l’intenzione c’e’ tutta, perché, analizza Tosi, “Silvio Berlusconi dopo le elezioni, al di là del Veneto dove
governerebbe con la Lega, non avrà più un governatore di regione, dato che perderà la Campania e la Puglia. Sara’
finito”. Di fronte a questo ‘vuoto’, il sindaco di Verona intravede il suo spazio, quello riempito dalla “nostra idea” e di
coloro che si sentono “liberisti, cattolici, popolari”. Insomma, “serve un progetto aggrappato a questi valori”, perche’ se Berlusconi “e’ finito”, la Lega “farà certo un risultato, ma consegnerà comunque il governo d’Italia a Matteo Renzi”.
Insomma, Tosi sembra orientato a creare una destra di governo, “quella che dice alcune cose e le fa, al contrario della Lega di Matteo Salvini”.

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