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In libreria. “Cuori di tenebra. Scrivere e vivere, perdersi e trovarsi” di Mauro Smocovich (Odoya Edizioni), con la prefazione di Carlo Lucarelli

Mauro Smocovich, scrittore

Alle volte ci perdiamo, nei suoni, nei rumori, nei pensieri, nei dolori rimbalzati dai limiti. Ci perdiamo meravigliati dalle novità, annoiati dalla quotidianità, quando il troppo arriva ad assomigliare al nulla.

Mauro Smocovich come sempre compie un viaggio. Dopo “Storia delle fiabe”, “Le origini del romanzo giallo” e “Il Babau, un viaggio alla ricerca del Boogeyman”, nei quali indagava sulle fonti di due generi letterari e di un mito ancestrale, questa volta si avventura nel cuore di un continente, insieme a Joseph Conrad, tra gli orrori e le atrocità compiute nel Congo, si immerge nell’abisso dei bassifondi londinesi di inizio Novecento, con Jack London. Fugge insieme ad Annemarie Schwarzenbach e Virginia Woolf da una vita decisa per loro, e si avventura a raccontare i loro sentimenti, le loro speranze, le loro sconfitte e le conquiste.
Si viaggia per conoscere o per fuggire, per perdersi e per trovarsi.
E dunque andiamo, noi tutti in qualche modo andiamo, alla ricerca di qualcosa, un senso, un sentimento, un significato, anche se la via sembra portare verso il cuore di una tenebra immensa, andiamo. Nonostante tutto andiamo.

“I libri di Mauro sono sempre sorprendenti, sono sempre un viaggio appassionante, ricco di sfumature avvincenti, pieno e profondo. Sono un viaggio, sì, ma mica lineare, è uno scorrere veloce tra anse, curve e salti, rapide, anche, dove si capisce subito che il motore che fa navigare Mauro, e noi con lui, è la curiosità, e con quella l’entusiasmo appassionante della scoperta. Bastano le prime righe di questo libro per capire che Cuori di Tenebra non è soltanto un viaggio profondo, ricco e sorprendente. Ormai lo conosco, Mauro Smocovich, dalle Fiabe al Babau, passando per il romanzo giallo, e prima ancora, con i racconti: so per certo che il prossimo libro mi sorprenderà anche di più. Per cui questo lo leggo e lo rileggo, perché una volta sola non basta. Il prossimo, invece, lo aspetto.” (dalla prefazione di Carlo Lucarelli)

“Ho iniziato a parlare di Joseph Conrad perché mi incuriosiva il suo viaggio nel cuore delle tenebre africane e nel cuore della vita, ma anche nel cuore del mondo in generale, nel cuore della sofferenza. Parlando di Conrad mi sono ritrovato a parlare di Marlow, il suo alter ego, presente in più di una sua opera e protagonista in particolare di questo viaggio nel cuore dell’Africa. Perché anche Conrad è stato in Africa, in Congo, e tra le sue lettere, i suoi diari, i suoi scritti è riuscito forse a parlarmi. E questo viaggio nel cuore delle tenebre, a scoprire gli orrori perpetrati in Africa, mi ha portato a pensare che sono in molti, forse tutti, a doverlo affrontare, questo dolore, consapevoli o meno, scrittori o meno. E così ho rispolverato i libri di Jack London, che ha fatto mille mestieri, ha viaggiato molto e ha sofferto molto, ha partecipato alla corsa all’oro e ha solcato i Mari del Sud e frequentato i bassifondi di Londra, ed è stato vagabondo e giornalista. Ho letto i suoi articoli, le biografie, le sue avventure, ho approfondito il suo socialismo e la vita nelle fabbriche e nelle strade. E poi mi è stato suggerito di indagare su Annemarie Schwarzenbach che viaggiava molto e soffriva, pure lei, durante l’ascesa al potere del nazismo. E cercava di amare e di essere amata, Annemarie, in un momento in cui l’Europa era in fiamme, e cercava di mettere su carta le proprie emozioni ed è finita col perdersi nella droga. E infine mi sono perso nei deliri e nei sentimenti di Virginia Woolf, nella sua malattia, nella sua mente, nella sua scrittura, tra diari e lettere, e due guerre mondiali, e tra le apparizioni della sua Mrs Dalloway in più di un racconto. Sono tutti scrittori e scrittrici che a modo loro hanno viaggiato, fino in Persia, fino in Congo, ma anche “semplicemente” dentro di sé. Hanno scavato la terra di questo mondo con la loro penna.” (dall’introduzione di Mauro Smocovich)

Mauro Smocovich è autore di un romanzo, diversi racconti e alcuni saggi, tra i quali Il Babau, il DizioNoir, il DizioNoir del fumetto e il DizioNoir Italia. Le origini (1852-1966), guide agli autori e alle storie dell’inquietudine. È curatore della rivista online ThrillerMagazine.it e collaboratore dello scrittore Carlo Lucarelli. È inoltre coautore e creatore dei fumetti Cornelio – Delitti d’autore, Nuvole Nere e Il brigadiere Leonardi. Ha contribuito come consulente al programma televisivo In compagnia del lupo – Il cuore nero delle fiabe condotto da Lucarelli. Per Odoya ha pubblicato Storia delle fiabe. Origini di una grandiosa avventura (2022) e Le origini del romanzo giallo (2024).

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