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Limana. Alex Segat e Milena De Zanet: “Bilancio sano ma sindaco impreparato”

Conti in ordine ed un avanzo di oltre 750.000€: Oltre Limana replica alle inesattezze del sindaco MIchele Talo

“I conti del Comune sono stati lasciati e sono tutt’ora più che in ordine e non esiste perdita alcuna nel bilancio”.
I consiglieri del Gruppo Oltre Limana Alex Segat e Milena De Zanet rispondono in modo categorico alle affermazioni del Sindaco Talo riportate sulla stampa locale di domenica 6 ottobre.

Forse il sindaco, prima di lanciare accuse ed uscirsene con affermazioni azzardate che possono turbare i cittadini, farebbe bene a studiare, e capire, i meccanismi che regolano un bilancio comunale. Che non sono più quelli degli anni ’90 in cui è stato assessore al bilancio. Ma quelli che dovrebbero conoscere almeno gli ex esponenti della minoranza, oggi suoi assessori e consiglieri i quali forse meglio potrebbero consigliarlo prima di abbandonarlo a simili sortite.

Il bilancio consuntivo del comune per l’anno 2023, così come per i precedenti, ha chiuso registrando per la parte corrente entrate superiori alle uscite, come è corretto che sia. Ciò significa che, al netto delle spese straordinarie, quali nuove opere pubbliche o straordinarie manutenzioni, le entrate consuetudinarie del Comune (derivanti da imposte, tariffe e trasferimenti correnti) sono sufficienti per coprire tutte le normali spese per la gestione dell’Ente (stipendi, bollette, rimborso di mutui, forniture ordinarie…) e per sostenere i servizi da esso erogati (servizi sociali come l’assistenza domiciliare, scolastici quali il trasporto dei ragazzi, per manifestazioni ed eventi…). Come ogni anno anzi si è registrato un piccolo “utile” che, anno dopo anno, va ad alimentare l’avanzo di amministrazione, ovvero il tesoretto costituito dai risparmi che il comune riesce a conseguire nel tempo. Per il 2023 in particolare tale “utile” è stato di circa 200.000€.

Ben dovrebbero conoscere il meccanismo e le cifre i consiglieri di maggioranza De Toffol e Sponga e gli assessori Troian e Dalla Cort presenti al consiglio dello scorso 22 aprile in cui il bilancio fu approvato. E che quindi avrebbero potuto spiegarlo al sindaco.

Proprio per la sua natura straordinaria, l’avanzo di amministrazione si può usare per finanziare le spese di investimento, cioè le opere pubbliche e le straordinarie manutenzioni, che sono anch’esse di natura non ordinarie e non ricorrenti anno per anno (non si costruisce una scuola o una strada ogni anno).
Dunque può accadere che, fatto cento il valore di un’opera, si ottenga un contributo che ne finanza, poniamo, la metà e che dunque per finanziare l’altra metà si ricorra all’utilizzo dell’avanzo. Se si guarda un singolo anno quindi si ha una spesa di 100 e un’entrata di 50 e solo apparentemente l’altro 50 è una perdita. In realtà, come una famiglia accantona economie in previsione di un importante investimento sulla casa o per un mezzo, così il comune attinge ai propri risparmi.

Ma ciò non significa affatto che si sia chiuso in perdita, come il sindaco ha insinuato.
Né tantomeno i valori positivi generati dalle partecipazioni comunali in società pubbliche costituiscono fondi disponibili: il bilancio consolidato, per un ente pubblico come il comune, è un mero esercizio di stile che non riverbera nulla della gestione economica dell’Ente e delle società che esamina.

Eppure anche il ragioniere comunale, chiamato ad intervenire all’ultimo consiglio proprio dal sindaco, era stato decisamente chiaro sul punto. Pare impossibile che nessuno della maggioranza lo abbia capito!

Tutto ciò infine non c’entra alcunché con le difficoltà, tristemente note da anni, a quadrare la parte corrente di bilancio. Se le entrate correnti sono stabili o addirittura in calo per via dei continui tagli ai trasferimenti operati da vari governi (15.000€ di tagli solo in questo 2023) mentre le spese aumentano, è evidente che la gestione sia complessa. Come lo è per un dipendente che non veda aumentare il suo stipendio al pari dell’aumento dei prezzi di merci e servizi. Lo andiamo ripetendo da anni e lo avevamo ribadito in campagna elettorale.

Dunque nessun fatto eccezionale se la nuova amministrazione deve “porre mano ad una rivisitazione dei costi”, al pari di qualunque altra amministrazione passata: ordinaria amministrazione, si direbbe.

Quindi i cittadini non devono preoccuparsi affatto di come l’amministrazione De Zanet abbia lasciato il bilancio, cioè con conti in ordine e oltre 750.000€ di avanzo disponibile cui la nuova giunta ha già iniziato ad attingere. Debbono preoccuparsi piuttosto di un sindaco che già da quattro mesi gestisce la delega al bilancio e dei suoi consiglieri ed assessori di più lungo corso che non hanno ancora afferrato come funzioni e si governi un bilancio comunale.

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