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Fai 2024. Il Castello di Feltre in testa nella graduatoria veneta dei Luoghi del Cuore

Il Castello di Alboino – Feltre (https://fondoambiente.it/luoghi/castello-di-alboino)

La nuova campagna per la candidatura a “Luoghi del Cuore” del FAI 2024 è partita da pochi giorni, ma già si stanno delineando delle candidature di siti culturali importanti, nella provincia di Belluno, che si stanno posizionando ai primi posti della graduatoria generale. Sono molte migliaia (almeno 9 mila) i siti candidati a livello nazionale grazie al voto online che è possibile dare nello spazio dedicato ai “Luoghi del Cuore” nel portale del FAI. Alle ore 18.30 del 23 settembre il Castello di Feltre era posizionato ben al 4′ posto della graduatoria generale italiana. Ma la cosa interessante è che il Castello di Feltre risulta primo fra i siti candidati in Veneto.

Il comitato promotore della fortezza feltrina candidata si dichiara soddisfatto:
“Il Gruppo FAI di Feltre appoggia la nostra candidatura del Castello di Feltre a diventare un Luogo del Cuore a tutti gli effetti. Essere in campagna “Vota il tuo Luogo del Cuore” significa per noi due cose: lanciare un grido d’allarme per le condizioni in cui versa il simbolo della città di Feltre – non è più procrastinabile un intervento per la sua salvaguardia – e cercare di fermare, e poi di invertire, quel processo di lento deperimento che lo caratterizza”. Altre due cose saranno indispensabili, nelle prossime settimane, secondo il comitato: il coinvolgimento sereno e determinato a raggiungere questi obiettivi da parte di tutta la Comunità locale (enti e istituzioni, associazioni, consorzi turistici, attività produttive e stampa) per dare voce ad uno dei più bei centri storici del Veneto attraverso la grande vetrina del FAI, e il ridare dignità a un luogo che ha una storia millenaria. “Bisognerà far sì che il castello si integri con altri meravigliosi siti come il Teatro de La Sena, i palazzi affrescati e i monumenti della cittadella”. Il comitato ha già raccolto oltre 2 mila voti online : “Questo risultato dimostra che se una comunità si pone in modo compatto e determinato per raggiungere un obiettivo condiviso ed identitario come è questa campagna del Castello come Luogo del Cuore del FAI, niente è impossibile”, ha dichiarato Isabella Pilo, capogruppo del Gruppo FAI di Feltre.
Questo il link per votare il Castello di Feltre:
https://fondoambiente.it/luoghi/castello-di-alboino?ldc 

 

FAI. I Luoghi del Cuore. Il Castello di Feltre

Una fortezza per dominare la città Fin dalla sua costruzione, forse già nel XII secolo, il castello ha sovrastato, con la sua prominente presenza, il centro abitato di Feltre. Anche visivamente, comunicava il dominio del potere superiore del vescovo conte rispetto alla comunità. E’ un edificio che ha legato indissolubilmente le sue sorti alla storia dei feltrini. E’ stato a lungo rifugio sicuro per il vescovo di Feltre e poi per i signori Da Camino, capitani di Treviso, Belluno e Feltre. All’epoca delle signorie del XIV secolo ha ospitato le guarnigioni militari di lontani padroni, che dominarono la città grazie a capitani militari: Scaligeri, Asburgo, Carraresi, Ungheresi. Anche con la Serenissima è stato per lunghi periodi un fortilizio inaccessibile e minaccioso. Solo agli inizi del Cinquecento, dopo l’incendio del 1510, per alcuni anni la comunità si riappropriò del castello: il grande salone al primo piano del palazzo fu sede del Consiglio della Comunità. Fu così che la vecchia fortezza fu resa più luminosa e abbellita con pregevoli affreschi dei migliori artisti della vallata feltrina. Anche dopo la fine degli usi militari, il Campanon ha continuato a scandire i ritmi della vita civile, con i suoi rintocchi udibili a chilometri di distanza, mentre l’orologio sulla torre regolava i tempi dei commerci e delle attività economiche. Oggi, nel XXI secolo, Feltre è pronta a rientrare definitivamente nelle vecchie stanze del Consiglio Comunale, come fecero i nostri antenati cinque secoli fa. E’ pronta a riappropriarsi di questo simbolo della propria storia, non come un rudere di un passato lontano e inutile, ma come elemento fondante della propria identità attuale.

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