Mi sono sempre chiesto se il centro di Belluno, ormai spopolato, sia ancora il centro storico, o se in qualche modo sia diventato il Piazzale Vittime di Via Fani, al centro del popoloso quartiere di Cavarzano. Ovviamente è una provocazione, anche perché da qualche decennio il centro di Cavarzano è occupato da due grandi parcheggi, di cui uno, piazza Monte Schiara è spesso vuoto.
Ora l’amministrazione comunale ci ha offerto persino 4 parcheggi in più, dato il taglio di alcuni alberi, e la segnaletica orizzontale, nuova di zecca.
Cavarzano però avrebbe bisogno di un restyling completo di entrambe le piazze, magari
utilizzando un piano di urbanistica tattica e la piantumazione degli alberi tagliati.
Alcune città del mondo , in questi ultimi tempi con iniziative locali hanno cominciato a dare
una qualche risposta al fenomeno dell’occupazione degli spazi in ambito urbano e al degrado che ne discende, inventandosi interventi come quello chiamato di urbanismo tattico (o tactical Urbanism).
In Italia il Comune di Milano, per citarne uno dei tanti, ha reagito con “Piazze
Aperte” iniziando una sua era dell’urbanistica tattica. In quasi un lustro gli interventi realizzati sono stati più di quaranta, con un paio di centinaia di gruppi e associazioni coinvolte.
La strategia adottata assai semplice, è stata quella di predisporre uno o più piani con i
cittadini, allo Scopo di riservare delle piccole aree in città e ridarle ai cittadini.
L’obiettivo comune per tutti è quello di riconquistare spazi per i cittadini dando ai residenti
stessi l’occasione per partecipare alla modellazione del loro ambiente quotidiano.
Infine la particolarità dell’urbanistica tattica sta nel fatto che il Comune intestandosi un
lavoro di coordinamento cercato tra attivisti, enti informali e comitati di vicinato (e non
CAPIFRAZIONE)
Con poche risorse finanziarie può riuscire a fare, diciamo, una ‘rivoluzione’ nella gestione
della cosa Pubblica che diventa un bene vissuto e gestito in diretta dai cittadini.In alcuni casi come l’esempio di Milano, l’intervento a Porta Genova, l’uso della vernice con strisce bianche e blu, e la posa di panchine, rastrelliere e vasi fioriti, è stato un tentativo di ravvivo di quel luogo già diventato un punto di vista estetico diverso: un successo!
In buona sostanza con vernice colorata, nuovo arredo urbano, qualche albero in più si
ridisegnano in modo creativo luoghi trascurati (o anche ‘opachi’), per renderli accoglienti,
inclusivi, più utili e piacevoli da vivere.
Cavarzano non è il centro storico di Belluno, ma è il centro più popoloso, e le sue piazze
meritano una riqualificazione, un restyling al passo con i tempi, guardando cosa succede nel mondo si possono trovare le giuste idee, magari riappropriandoci di quel senso di comunità che a Belluno, a differenza delle grandi città, c’è ancora, ma che rischia di sparire.
Christian De Pellegrin
Segretario circolo PD Oltrardo