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giovedì, Novembre 30, 2023
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SlowMachine apre la stagione del Sì a Bologna e lancia una Call pubblica a Belluno per il progetto VajontS 23

Un fine settembre ricco di progetti ed eventi per la compagnia bellunese, impegnata tra festival, nuove produzioni e riprese di spettacoli di repertorio.

Sabato 30 settembre SlowMachine è stato invitato a presentare il suo lavoro “Siamo tutti una famiglia. Cronaca di una lotta” di e con Rajeev Badhan a “Iperfocale” l’apertura della stagione 23/24 dello spazio Atelier Sì, detto anche il Sì di Bologna, atelier di produzione e sperimentazione artistica, spazio culturale plurifunzionale oltre che sede del collettivo Ateliersi.

SlowMachine ha lanciato inoltre in questi giorni una Call pubblica per chi volesse far parte del progetto VajontS 23 da lei ideato con la curatela di Rajeev Badhan. SlowMachine ha aderito all’azione teatrale proposta da Marco Paolini e La Fabbrica del Mondo, per il 60esimo anniversario della caduta della frana del Vajont, unendosi a questa rete e realizzando la sua proposta teatrale presso lo spazio Hangar11 di Belluno e vuole aprire la serata alla partecipazione di un coro cittadino che prenderà parte all’azione teatrale facendosi prima di tutto testimone di un territorio.
La sera di lunedì 9 ottobre 2023 diventerà un racconto corale che coinvolgerà oltre 150 teatri in Italia e in Europa. L’acqua e la tragedia del Vajont diventano un punto di partenza per avviare «pratiche di prevenzione civile».
Per chi volesse prendere parte a questo coro, per chi volesse, insieme agli attori di SlowMachine, entrare nel vivo di questa azione teatrale collettiva, è necessario scrivere a: info@slowmachine.org entro venerdì 29 settembre mettendo nell’oggetto: “CORO progetto VajontS23” e presentarsi brevemente.
Sono previsti 4 giorni di prove in orario pomeridiano/serale e nel weekend – oltre al 9 ottobre a Belluno.

Lo spettacolo “Siamo tutti una famiglia. Cronaca di una lotta”, coproduzione con Bassano Operaestate Festival, aveva debuttato nel settembre 2021 a Nove, in provincia di Vicenza, luogo centrale per il progetto che, a partire dalle lotte operaie nate proprio in quella cittadina, centro internazionale della produzione di ceramica, sviluppa un personalissimo lavoro artistico che riflette sulla fragilità della storia.

Materiali d’archivio realizzati dalla comunità, testi di cronaca della lotta operaia nel paese della ceramica raccolte dalla giornalista bellunese Tina Merlin nel 1971, memorie, ricordi e un vecchio amico giapponese, sono alcuni degli elementi che ci conducono in questa riflessione personale e collettiva sulla ciclicità del costruire, rompere e riparare, sulla fragilità della storia. La regia diventa esplicita dimostrazione, lo svelamento del mezzo tecnico coinvolge lo spettatore rendendolo parte della narrazione stessa che procede per frammenti, per immagini, suoni, scritte, ricordi, testimonianze in uno spettacolo che si divide in 9 capitoli tra esplorazioni, riflessioni condivise, video d’archivio, video live ed elementi biografici personali. Attraverso l’incontro con una comunità e la sua storia, Rajeev Badhan interpreta i temi della cura e del rinnovamento facendosi ispirare dall’antica tecnica giapponese del Kintsugi, “riparare con l’oro” che trasforma la ceramica spezzata e senza più utilità, in un oggetto prezioso. Così come questa antica tecnica, il percorso teatrale riflette sul valore simbolico della rinascita, della volontà di non nascondere il danno, il trauma, cicatrici e ferite, per renderle preziose e uniche.
Il lavoro, già presentato in diversi contesti in giro per l’Italia con ottimi risultati, approda sul palco bolognese, aprendo ancora di più una storia apparentemente circoscritta ad una comunità, ma che si espande, facendosi portavoce di una spinta necessaria alla volontà di rinnovamento anche nell’oggi.

La serata inizia alle ore 18:00 – biglietto unico 10€
Il biglietto può essere acquistato su Vivaticket oppure, il giorno dell’Opening dalle ore 17.00, in biglietteria dell’Atelier Sì
Atelier Sì – Via San Vitale 69 – Bologna

CREDITI “Siamo tutti una famiglia. Cronaca di una lotta”
ideazione e regia Rajeev Badhan
con Rajeev Badhan
aiuto regia Elena Strada
assistente tecnico Davide Rizzardi
musiche Rajeev Badhan e Davide Rizzardi
produzione SlowMachine e Bassano Operaestate Festival

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