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La replica della Fondazione Milano Cortina 2026 al no di Cai e associazioni

A difendere la realizzazione della pista da bob per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 pare che oramai sia rimasta solo la Fondazione e qualche estemporanea uscita di alcuni politici.

Milano, 14 settembre 2023 – In riferimento alle dichiarazioni rilasciate in data odierna a mezzo comunicato stampa congiunto dalle associazioni di protezione ambientale Cai, Federazione Pro Natura, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Mountain Wilderness, TCI e WWF, la Fondazione Milano Cortina 2026 precisa e ribadisce per l’ennesima volta che le cifre riportate dal comunicato delle 8 associazioni, relative al presunto costo di utilizzo dell’impianto di Innsbruck (12 milioni), risultano quanto mai errate e non prendono in considerazione tutti gli importanti costi
accessori derivanti dall’eventuale trasferimento delle gare di Bob, Skeleton e Slittino dal territorio italiano a quello austriaco o in eventuali altri siti stranieri.
L’offerta avanzata da Innsbruck, che peraltro è di 15/17 milioni e non di 12, si riferisce solo ed esclusivamente al noleggio della pista: mancano i dettagli per comprendere ciò che l’impianto potrebbe effettivamente mettere a disposizione e se possa rispondere agli standard di un evento Olimpico.
Il Comitato Organizzatore – responsabile della realizzazione sportiva dei Giochi – si vedrebbe infatti costretto ad assumere l’onere dei costi relativi a tutti i servizi necessari e funzionali per la creazione di una nuova sede di gara Olimpica. Tra questi, a titolo esemplificativo e non esaustivo, quelli relativi ai trasporti, alla sicurezza, alle comunicazioni e al broadcasting, all’ospitalità degli atleti, ai servizi medici, alle tecnologie, fino a quelli per l’accoglienza del pubblico.
Tutti questi servizi comporterebbero un’ingiustificata duplicazione perché già presenti a Cortina.
Molti di questi servizi sono inoltre forniti da partner nazionali che non potrebbero erogarli
all’estero. Altri – quali quelli medici e di sicurezza – vengono abitualmente provvisti dalle istituzioni nazionali e locali che ovviamente non potrebbero farlo in territorio straniero. Pertanto, il risultato di un trasferimento all’estero sarebbe assai negativo proprio sul piano della sostenibilità economica per la Fondazione.
Quanto dichiarato dalle 8 associazioni ambientaliste risulta pertanto quanto mai privo di
fondamento, distorsivo della realtà ed enormemente distante dai costi effettivi di un’operazione di questa portata.
Fondazione Milano Cortina 2026, da sempre impegnata sul piano della sostenibilità, è per sua natura promotrice del tavolo con tutte le Associazioni ambientaliste e crede fortemente nel dialogo e nel confronto. Ciononostante, non può che stigmatizzare e rifiutare un approccio demagogico che non considera le informazioni già ampiamente offerte per tramite dei media, e condivise e ribadite con tutti i presenti proprio all’incontro di ieri.

FONDAZIONE MILANO CORTINA 2026
L’obiettivo della Fondazione Milano Cortina 2026, in accordo con il Comitato Olimpico
Internazionale (CIO), il Comitato Paralimpico Internazionale (IPC), il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), il Comitato Italiano Paralimpico (CIP), le Città di Milano e di Cortina d’Ampezzo, la Regione del Veneto e la Regione Lombardia, le Province autonome di Trento e Bolzano, è quello di pianificare, organizzare, finanziare e realizzare i Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina nel 2026. Istituita il 9 dicembre 2019, la Fondazione Milano Cortina 2026 è guidata dal Presidente Giovanni Malagò e dal CEO Andrea Varnier. I Giochi Olimpici e Paralimpici sono il più grande evento sportivo al mondo, con un impatto mediatico senza precedenti.

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