“Stop alle bombe sui civili”: anche quest’anno, in occasione del primo febbraio Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo, il Comune di Belluno aderisce alla campagna di sensibilizzazione promossa da Anci e dall’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG) per sensibilizzare la popolazione sulle drammatiche conseguenze di guerre e conflitti armati sui civili. In mattinata in Sala Giunta il sindaco Oscar De Pellegrin ha accolto il presidente nazionale dell’Associazione Michele Vigne, con i consiglieri Paolo Da Ros, Sisto Gusatto e Franco Chemello.
“Le celebrazioni di quest’anno sono particolarmente significative – commenta il sindaco -, perché è in corso il drammatico conflitto tra Russia e Ucraina, esploso ormai un anno fa, e questo rende tragicamente attuale il tema delle conseguenze dei conflitti sulle persone. Non solo, la ricorrenza di quest’anno coincide con l’80esimo anniversario dall’inizio della Guerra di Liberazione con tutte le migliaia di vittime che ha portato con sé. E’ una data che ci riporta alla mente tutta la bruttura e il male che ci sono dietro ogni guerra e ci ricorda come ci siano popolazioni che stanno ancora oggi subendo tutto questo”.
Il primo febbraio 2022 l’Anci e l’ANVCG hanno siglato un protocollo d’intesa per lo sviluppo di collaborazioni legate alla sensibilizzazione della popolazione sul tema delle vittime di guerra. Tra le iniziative, anche la campagna “Stop alle bombe sui civili” lanciata il primo febbraio dello scorso anno e ripresa oggi con la seconda edizione. Lo slogan della giornata vuole celebrare l’adozione della dichiarazione politica internazionale sull’uso delle armi esplosive nelle aree popolate sottoscritta il 18 novembre del 2022 a Dublino da parte di 82 Stati tra i quali l’Italia.
“La Dichiarazione è risultato frutto di un lungo percorso diplomatico internazionale che ha visto l’impegno di molte organizzazioni della società civile di tutto il mondo, coordinate in Italia dall’ANVCG – commenta Vigne -, e il sostegno dei molti Comuni italiani. Conclusa questa prima fase, la sfida per i prossimi mesi sarà promuovere l’universalizzazione della dichiarazione chiedendo al Governo, attraverso l’adozione di nuove delibere consiliari e l’adesione di un numero crescente di Comuni alla Giornata, di adoperarsi nei consessi internazionali affinché la Dichiarazione venga sottoscritta da un numero sempre maggiore di Stati”.