Belluno, 6 settembre 2022 – Per le imprese che operano nei boschi la formazione è fondamentale per garantire la sicurezza, ma è importante anche un’organizzazione aziendale che garantisca una gestione dei rischi coordinata e sostenuta da competenze specifiche. E, con i nuovi macchinari adottati dopo la tempesta Vaia, l’attenzione e le competenze devono essere ancora maggiori.
Di questo si parlerà nel convegno organizzato da Confagricoltura Veneto e Belluno, in collaborazione con l’ente di formazione Erapra Veneto, Consorzio imprese forestali del Triveneto, la rivista “Sherwood” e Imprese boschive Conaibo, che si svolgerà sabato 10 settembre alle 9.30 nel centro congressi di Longarone Fiere.
La giornata si aprirà con la tavola rotonda sul tema “Formazione continua e organizzazione aziendale ai fini della sicurezza”, introdotta da Lodovico Giustiniani, presidente di Confagricoltura Veneto, che parlerà dell’importanza del collegamento in rete per la sicurezza degli operatori. Quindi Paolo Mori e Luigi Torreggiani, di “Sherwood”, illustreranno un dossier pubblicato sulla rivista con iniziative e contributi sulla sicurezza. Seguirà Livio Bozzolo, di Conaibo, su “Il coordinamento nazionale a favore della crescita delle associazioni e consorzi regionali”; Raffaele Cavalli e Stefano Grigolato, dell’Università di Padova, su “Il ruolo della ricerca a supporto del mondo imprenditoriale”; Luca Canzan, di Cifort-Conaibo, su “Analisi Swot, i nodi cruciali del coinvolgimento e della comunicazione”; Giorgio Pielli, di Avisp Veneto Agricoltura, su “La gestione consortile della sicurezza”; e Imerio Pellizzari, dell’Associazione artigiani trentini – Conaibo, su “Replicabilità dei servizi consortili”.
Il tema della gestione della sicurezza è di prioritaria importanza per tutte le imprese che operano nel bosco. Come ha rilevato la rivista “Sherwood”, il tasso d’incidenza annuo degli infortuni nel settore è di 46,5 ogni 1.000 addetti: un valore molto alto rispetto ad altri comparti. “Chi gestisce l’azienda deve pensare obbligatoriamente alla formazione degli addetti – sottolinea Andrea Zenari, responsabile del settore Risorse boschive di Confagricoltura Veneto -. Fino a qualche anno fa gli abbattimenti venivano effettuati soprattutto con la motosega e perciò avvenivano moltissimi infortuni, dovuti alla vicinanza degli operatori all’albero in caduta. Dopo la tempesta Vaia, invece, sono arrivati dei nuovi macchinari, utilizzati nelle foreste nordeuropee, che garantiscono una maggiore efficienza e sicurezza. Sono macchinari che, peraltro, possono andare benissimo anche per tagliare da legna da ardere. Però bisogna saperli usare e quindi la formazione è indispensabile”.
Un concetto ribadito da Luca Canzan, direttore tecnico del Consorzio imprese forestali del Triveneto, che con Confagricoltura ha organizzato parecchi corsi legati alla sicurezza nel bosco. “Già con il testo unico sulla sicurezza e salute dei lavoratori, entrato in vigore con la legge 81/08, le aziende hanno l’obbligo di adottare procedure e misure preventive per rendere più sicuri i luoghi di lavoro – spiega -. Quindi, oltre alla formazione, occorre un’organizzazione nelle diverse fasi di produzione che consenta lo svolgimento dell’attività lavorativa in sicurezza, evitando di esporre gli addetti a rischio di incidenti o malattie professionali. Un compito difficile, perché il settore forestale è molto specifico e perciò affidarsi a generici consulenti esterni per la sicurezza potrebbe non essere una soluzione efficace. Al convegno porteremo, perciò, alcune esperienze positive, che potrebbero essere replicate in qualunque contesto forestale, sulla gestione della sicurezza coordinata e strutturata da specifiche competenze tecniche”.