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venerdì, Marzo 31, 2023
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Pioggia battente, recuperati due gruppi scout ieri sera. Altri interventi

Belluno, 06 – 08 – 22   Ieri sera, a seguito delle abbondanti e concentrate precipitazioni, si sono verificate due situazioni di emergenza che hanno coinvolto due differenti gruppi scout a Santo Stefano di Cadore e a Cortina, l’allarme scattato poco prima delle 20.
In Comelico dieci scout di Vittorio Veneto (TV), che avevano piantato le tende in Val Frison, la valle che da Campolongo sale a Forcella Lavardet, nelle vicinanze di un affluente del Frison, che si era ingrossato iniziando a scaricare materiale. Una squadra del Soccorso alpino della Val Comelico e dei Vigili del fuoco – arrivato anche il Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Auronzo – si è portato sul posto, senza poter inizialmente attraversare per la piena del corso d’acqua. Due soccorritori sono poi risaliti a piedi, finché il livello si è abbassato e hanno trovato un punto dove guadare. Hanno quindi raggiunto il gruppo, dai 24 ai 38 anni, che si era preparato e lo ha riaccompagnato per 300 metri ai mezzi e da lì al palazzetto dove hanno passato la notte. Questa mattina una squadra li sta riportando a recuperare le tende.

Ieri sera, in contemporanea, il Soccorso alpino di Cortina è stato attivato per un altro gruppo scout proveniente dalla Toscana. Gli 11 ragazzi di Siena, dai 18 ai 32 anni, che avevano intenzione di montare le tende nella zona di Malga Fanes Grande, erano stati infatti sconsigliati dal gestore per il maltempo in arrivo e stavano tornando a valle. Rientrando, all’altezza del Ponte Felizon a Fiames, sono stati però bloccati da una frana. Una squadra, assieme al Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cortina, è riuscita a raggiungerli da una strada secondaria. Caricati sui mezzi, i ragazzi sono poi stati ospitati in canonica.

Rotzo (VI), 05 – 08 – 22 Attorno alle 17.20 il Soccorso alpino di Asiago è stato allertato dal 118, su segnalazione dei Carabinieri, per una coppia che si era smarrita nella zona dei Castellari. Partiti in mattinata da Campomulo per un lungo giro, nella fase di rientro dal Rifugio Moline, ingannati dai segnali particellari del bosco avevano sbagliato direzione, ritrovandosi tra gli schianti di Vaia. Dopo aver provato a tornare sui propri passi invano, hanno lanciato l’allarme. Geolocalizzata la posizione e capito dalla descrizione dove potevano trovarsi, una squadra si è avvicinata in jeep per poi proseguire a piedi 500 metri. Raggiunti marito e moglie di Padova, di 70 e 67 anni, i soccorritori sono tornati con loro al fuoristrada per poi riaccompagnarli alla macchina.

Belluno, 05 – 08 – 22 Attorno alle 13.20 la Centrale del Suem è stata allertata per un escursionista infortunatosi sotto il Rifugio Scoiattoli, l’allarme dato da una passante. Arrivato sul posto, dopo un sorvolo con esito negativo, dopo una seconda chiamata piu precisa l’elicottero è stato dirottato a valle del Rifugio Cinque Torri, dove è arrivata anche una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cortina. Un escursionista 77enne francese, che stava camminando da solo, era infatti scivolato dal sentiero ruzzolando una ventina di metri e riportando un sospetto trauma cranico. Raggiunto dai soccorritori l’uomo è stato stabilizzato e imbarellato, per essere poi recuperato con il verricello e trasportato all’ospedale di Belluno. Al rientro l’eliambulanza è volata sui Lastoni di Formin, per una coppia di alpinisti in difficoltà dopo aver preso il temporale in parete. I due, 36 anni lui, 39 anni lei di Roma, che stavano scalando la Via Nikibi sul Torrione Marcella e non riuscivano più a progredire né a calarsi, sono stati raggiunti dal tecnico di elisoccorso sceso con un verricello di 35 metri. Issati entrambi a bordo, i due sono stati poi lasciati a Fiames.

Belluno, 05 – 08 – 22 Questa mattina verso le 10.30 l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato sotto la vetta del Sassolungo di Cibiana – 250 metri di dislivello più in basso rispetto alla cima – per un escursionista di 58 anni residente a Parigi, che era scivolato, ruzzolabdo alcuni metri, e si era fatto male a una caviglia, mentre con due altre persone percorreva la via normale orientale. Recuperato con un verricello di 20 metri dal tecnico di elisoccorso, l’uomo è stato trasportato all’ospedale di Belluno. Verso le 12.45 l’eliambulanza è poi volata sopra il Rifugio Bec de Roces, dove, su indicazioni della figlia doveva trovarsi un uomo caduto sul sentiero. Poiché a seguito della ricognizione non si era trovato nessuno, l’elicottero è atterrato in piazzola. È quindi stata attivata anche una squadra del Soccorso alpino di Livinallongo in quanto un passante aveva segnalato la presenza di un infortunato sul tratto di pista tra il Bec de Roces e Arabba, poi rivelatasi un’unica emergenza. Il padre della ragazza della prima chiamata, un 49enne canadese, si trovava in realtà sotto il Rifugio ed era caduto con la mountain bike, con conseguente possibile trauma al ginocchio. Raggiunto dai soccorritori, è stato caricato a bordo della jeep per essere poi trasferito sull’elicottero in attesa al Rifugio e accompagnato a Belluno.
L’elicottero di Dolomiti Emergency è invece stato inviato sulla via normale al Sorapis, all’incirca all’altezza del bivio con la Croda Marcora, dove un 36enne di Mirano (VE), che la stava percorrendo da solo, colpito da un sasso aveva riportato una ferita al ginocchio. Issato a bordo dal tecnico di elisoccorso con un verricello, l’infortunato è stato portato a Fiames e consegnato all’ambulanza diretta all’ospedale di Cortina.

 

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