«Lo sviluppo e la crescita della città passano attraverso la cultura: sono perfettamente in linea con il pensiero degli artisti di “Belluno alza la voce”».
Il candidato Oscar De Pellegrin non rimane indifferente all’appello di chi ha contribuito a ideare un vero e proprio inno alla vita dopo il disastro della tempesta Vaia: “Alziamo la voce”. «Mi ha fatto piacere ricevere la lettera di sensibilizzazione del gruppo – argomenta il riferimento delle liste civiche “Belluno al centro” e “Noi con Oscar” – rispetto al desiderio, anzi, all’esigenza di far sì che la cultura sia al centro del percorso amministrativo. E non solo a parole, ma concretamente».
Le idee non mancano e, in questo senso, la cultura deve fungere da “virus benevolo” e “contagiare” l’intero territorio: «Perché sviluppare la cultura significa promuovere il benessere – anche di natura economica – la qualità di vita, il rispetto per tutto ciò che ci circonda. A cominciare dall’ambiente. In questo senso, è importante individuare nuovi spazi per valorizzare e portare alla luce i talenti e le abilità artistiche dei giovani, ma anche ospitare eventi di ampio respiro, a livello nazionale e internazionale, affinché Belluno non si chiuda in se stessa ma, da vero capoluogo, abbia la capacità e la volontà di aprirsi ad altre realtà».
De Pellegrin rivolge un invito al gruppo “Belluno alza la voce”: «Non ho la presunzione di calare dall’alto le mie idee e, per questo, mi piacerebbe confrontarmi con gli artisti del territorio. E ascoltarli, magari in presenza, guardandoci negli occhi perché la pandemia ha negato troppo spesso, e troppo a lungo, il contatto diretto. E le conseguenze più pesanti sono ricadute proprio sul mondo dell’arte, della musica, della cultura in generale. Agli stessi artisti rivolgo quindi l’invito di incontrarci, magari nella nostra “Ascolteria”, in via Cavour: il luogo dell’ascolto per eccellenza. Rimettiamo al centro la cultura: facciamolo insieme. E insieme costruiamo la nuova Belluno: più inclusiva, aperta agli altri e al futuro».