“Il tavolo convocato oggi dal Mise per Ideal Standard ha rappresentato sicuramente un primo passo per ottenere chiarezza sul futuro dello stabilimento di Trichiana. All’azienda ho rivolto due richieste precise: comprendere cosa accadrà nei prossimi 18-24 mesi e che cosa succederà al marchio Ceramica Dolomite.
Da parte del gruppo è stata sottolineata l’intenzione di non volere chiudere il sito di Trichiana e di non volere dismettere il marchio, ma è necessaria ulteriore certezza sul reale piano per lo stabilimento bellunese. Per questo motivo è stato deciso di costruire un percorso che restituisca fiducia tra l’azienda, le organizzazioni sindacali e le istituzioni, attraverso due nuovi tavoli, convocati nelle prossime settimane sia sul territorio sia al Ministero dello Sviluppo Economico”.
Lo comunica Federico D’Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento, al termine del tavolo convocato al Mise tra i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e i vertici dell’azienda.
“Conosco da molto tempo le capacità del sito di Trichiana, così come le professionalità dei dipendenti che, nel corso del tempo, hanno fatto numerosi sacrifici per dare continuità all’attività – prosegue D’Incà, che aggiunge -: a fronte degli investimenti svolti anche in un periodo di crisi e ai numerosi ordini ancora da evadere, ritengo ci siano le condizioni per dare futuro allo stabilimento. Lo dico anche in funzione dell’attenzione da parte del Governo, impegnato nel rilancio delle imprese del Paese sia in epoca di covid e sia nell’orizzonte post-covid. Non dimentichiamo anche l’impegno nel settore delle ristrutturazioni con le opportunità del Superbonus al 110% che aprirà nuovi scenari in un’ottica di rinnovamento e cambiamento per le abitazioni”.
Secondo D’Incà “adesso è fondamentale comprendere con estrema chiarezza la volontà dell’Azienda e il percorso che vuole intraprendere nei confronti del sito di Trichiana, l’unico rimasto in Italia e di indubbia rilevanza strategica. Una risposta dovuta nei confronti del territorio e dei 470 dipendenti che, è opportuno ripeterlo, hanno da sempre dimostrato il proprio impegno nei confronti di Ideal Standard”.
All’incontro al ministero dello Sviluppo Economico (MISE), erano presenti i vertici aziendali, le organizzazioni sindacali territoriali e nazionali, l’assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan e Mattia Losego dell’Unità di crisi aziendali della Regione del Veneto.
Dopo un ampio confronto fra le parti rispetto all’attuale situazione di incertezza nel breve, medio e lungo periodo, è stata condivisa la necessità di avviare un rapido percorso finalizzato alla realizzazione di un nuovo, forte patto per il rilancio del sito produttivo di Trichiana, ultimo in attività del gruppo Ideal Standard in Italia.
La necessità è quella di un nuovo accordo fra le parti relativamente a tutte le iniziative industriali, di valorizzazione dei lavoratori e delle loro competenze per i prossimi anni.
“Tale percorso rappresenta l’unica strada per impegnare tutte le parti rispetto all’unico obiettivo – sottolinea l’Assessore al lavoro del Veneto Elena Donazzan, – ossia la valorizzazione del sito produttivo di Trichiana e dei suoi lavoratori. I prossimi giorni ci consentiranno di capire nei fatti gli intendimenti di tutte le parti”.
Le istituzioni, come nelle altre occasioni, garantiscono il massimo supporto per quanto di competenza. Rispetto all’avvio di questo rapido percorso sono state individuate le prossime date di incontro.
A metà aprile è stato programmato un incontro tra le parti in sede aziendale, al quale seguirà la settimana successiva un ulteriore incontro in sede istituzionale al fine di valutare e concretizzare al più presto il percorso concordato.
La Regione del Veneto continuerà a monitorare la situazione aziendale sia tenendo i contatti con il Ministero che con tutte le parti coinvolte.