“Il ministro D’Incà qualche settimana fa diceva di avere il sostegno dei sindaci bellunesi. Si vede che, oltre a non aver parlato con me, evidentemente non aveva chiamato nemmeno loro: i sindaci non possono sostenere un governo che guarda più ai numeri per salvare la propria poltrona che alle necessità dei cittadini e dei territori”: il senatore di Fratelli d’Italia e sindaco di Calalzo di Cadore Luca De Carlo commenta così la lettera inviata da alcuni sindaci agordini ai parlamentari bellunesi, nella quale si denuncia l’allarme per l’economia turistica del territorio.
“Da sindaco condivido le loro preoccupazioni, e le ho esposte più volte sia in aula che in commissione, dove però tutti gli emendamenti presentati sono stati bocciati”, sottolinea De Carlo che ricorda come l’unica battaglia vinta sia stata quella portata avanti da Fratelli d’Italia per l’aumento delle risorse per il trasporto scolastico, “100 milioni di euro che sono solo un primo passo per la copertura del servizio”.
“Noi amministratori sappiamo che l’impoverimento delle aziende corrisponde a un impoverimento dei nostri paesi”, ricorda De Carlo “e nei prossimi mesi come sindaci saremo chiamati sempre più a intercettare le richieste di aiuto dei nostri cittadini. Basti pensare che uno studio della CGIA di Mestre ha verificato come i vari ristori statali abbiano coperto solo il 7% delle perdite subite dalle aziende in questo lungo periodo di emergenza”.
“Io cercherò in tutte le sedi, dai prossimi decreti ristori al Milleproroghe, di migliorare gli interventi demagogici proposti da questo governo, per dare ai sindaci e ai territori gli strumenti adeguati per intervenire”, conclude De Carlo. “Visto però l’interesse attuale di questo esecutivo solo per i numeri che gli consentirebbero la sopravvivenza, anziché per i drammatici numeri della crisi, sono convinto che la vera svolta, il vero cambio di passo, potrà arrivare solo dopo il voto, con il centrodestra alla guida di un governo forte e unito”.
La lettera dei sindaci
Egregio Sig. Ministro FEDERICO D’INCA’
Egregio Senatore PAOLO SAVIANE
Egregio Senatore LUCA DE CARLO
Egregio Onorevole DARIO BOND
Egregio Onorevole MIRCO BADOLE
Egregio Onorevole ROGER DE MENECH
Con la presente siamo a segnalare quanto la situazione nei nostri territori della montagna Bellunese, si stia ulteriormente aggravando a seguito dell’emergenza Covid-19.
Il rischio sanitario si sta sempre di più unendo a quello economico.
Le nostre località ad economia prevalentemente turistica, in questo momento stanno vivendo una situazione di sofferenza, che unita ai precedenti disastri meteorologici come Vaia, rischia di compromettere seriamente l’economia locale.
C’è bisogno di aiuti consistenti ed immediati affinché le famiglie abbiano di che vivere.
Tutto il settore turistico è fermo da mesi, le aziende che gravitano su questo settore sono chiuse e i tanti dipendenti (stagionali e non), sono a casa privi di adeguate forme di sostentamento, ma soprattutto senza certezze per il futuro.
Ogni giorno che passa diventa sempre più difficile alla luce del fatto che molti hanno già terminato il sussidio di disoccupazione, le aziende devono far fronte ad ingenti costi fissi per mantenere le strutture riscaldate, affinché non gelino gli impianti, pendenze finanziare con le banche, tasse e utenze, anticipi ai lavoratori e zero incassi.
Se non ci sarà un intervento immediato il rischio è di compromettere pesantemente la difficile situazione in cui ci troviamo.
Tante aziende non riusciranno a ripartire e molte persone perderanno definitivamente il lavoro.
Ci appelliamo anche ai nostri rappresentanti bellunesi al Governo affinché si facciano portavoce di questa tragedia che rischia di vedere la montagna ancora una volta colpita e vittima dimenticata.
Sindaco di Alleghe
Danilo De Toni
Sindaco di Cencenighe Agordino
Mauro Soppelsa
Sindaco di Livinallongo del Col di Lana
Leandro Grones
Sindaco di Rocca Pietore
Andrea Severino De Bernardin
Sindaco di San Tomaso Agordino
Moreno De Val