«Una crisi di Governo ora rappresenterebbe, a mio avviso, un atto di irresponsabilità verso il tessuto economico del paese» così, Paolo Doglioni, presidente di Confcommercio Belluno, bolla l’ipotesi di crisi.
«Non possiamo permetterci – continua Doglioni – di tralasciare le esigenze di un’economia che sta agonizzando; la priorità ora è questa! L’urgenza del momento è quella di affrontare parallelamente la crisi sanitaria con la crisi economica che vede ormai migliaia di imprese sul lastrico, prive di reali e congrui ristori e, soprattutto, prive di prospettive future; la responsabilità delle imprese nel rispettare tutte limitazioni avute da marzo ad oggi, ad accettare mille provvedimenti nella speranza che questa tragica pandemia si potesse attenuare al più presto, deve ora diventare responsabilità da parte delle forze governative».
«Da mesi Confcommercio, a tutti i livelli, grida il dolore delle imprese e chiede provvedimenti certi a sostegno delle stesse mettendo sempre e comunque in cima la problematica sanitaria che purtroppo è sempre grave. D’altra parte però, a fronte di qualche, e quasi sempre inadeguato ristoro, invece che andare nella direzione della soluzione dei problemi il paese rischia di entrare in un “impasse” governativo che sarebbe il colpo di grazia per l’intero sistema».
«Registriamo quotidianamente – conclude il presidente di Confcommercio Belluno – la disperazione e la rassegnazione di decine di associati; lavoriamo costantemente a livello istituzionale, proponiamo soluzioni precise ed efficaci; non posso pensare che una crisi di governo, oggi, rischi di mandare all’aria una situazione economica già drammaticamente compromessa. Non sarebbe giustificabile e, come affermato dal Presidente della Repubblica, potrebbe non essere capita da chi, di giorno in giorno, vede peggiorare la propria condizione economica. Non è il momento dell’instabilità, e ciò anche per poter portare avanti in modo efficacie, in ottica futura, una vera strategia per la montagna!»