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Un polo per lo studio della montagna e contro lo spopolamento. Belluno Alpina rilancia il suo progetto di recupero delle ex scuole di Ronce

Progetto ex scuole Ronce

Dopo la proposta, il progetto: l’associazione Belluno Alpina rilancia con azioni concrete la sua idea di convertire le ex scuole di Ronce in sede di “hub” per lo studio della montagna e delle sue genti contro lo spopolamento, lasciando spazio agli uffici del futuro Consorzio Forestale e luoghi di incontro e confronto per la comunità, per avvicinare giovani e turisti alla vita di montagna. L’associazione continua infatti a spingere per la costituzione del Consorzio, visto come unico strumento per la gestione, la pulizia e la progettazione di un territorio eccezionale, ma spesso sottovalutato.

“I danni causati dal maltempo in questi giorni, pensiamo solo ad esempio alle tre frane che si sono mosse a Piandelmonte, rischiano di incentivare l’abbandono della montagna”, spiega il presidente Gimmy Dal Farra. “Per questo, è necessario avere in montagna uno spazio di studio delle popolazioni montane e delle politiche antispopolamento, che non possono essere disgiunte da una continua e attenta manutenzione del territorio”.
Belluno Alpina accoglie con soddisfazione la parole di questi giorni del Presidente della Provincia Padrin e del consigliere Bortoluzzi: “Però alle parole devono seguire i fatti: bisogna dare occasioni alla gente di restare in montagna e fare tutte quelle azioni di prevenzione, dalla pulizia dei prati al taglio nei boschi, che consentono di restare a vivere in montagna. Molti dei danni registrati in questo week-end si sarebbero forse potuti evitare con una manutenzione costante del territorio da parte di quegli abitanti che, invece, hanno dovuto andarsene negli anni per l’assenza di servizi e di attenzione alle loro necessità”.

Anche per questo, l’associazione è al lavoro per il recupero delle ex scuole di Ronce, da trasformare in sede del Consorzio forestale: già pronto un render della struttura e il progetto, da circa 250mila euro. La location è ideale per Belluno Alpina: 750 metri di quota, in zona centrale delle Prealpi, snodo di sentieri che portano al Nevegal, verso Belluno, e in Valmorel, direzione Limana. “Per noi è fondamentale che una realtà come il Consorzio Forestale abbia sede, punto logistico e di ritrovo direttamente “nel bosco” e non in città, così da avvicinare l’istituzione al territorio e far crescere nei residenti la consapevolezza delle potenzialità e peculiarità del posto”, sottolinea Dal Farra.

La missione di Belluno Alpina è quella di riportare l’attenzione sulle Prealpi, cercando di avvicinare i giovani all’ambiente, alla natura, alle opportunità che questi offrono anche sotto l’aspetto lavorativo, come la gestione forestale e l”accoglienza turistica.
“Per questo, stiamo già cercando dei bandi per portare avanti la ristrutturazione delle ex scuole e, forti del progetto antispopolamento Ronce 2020 coordinato dall’assessore Giannone, ci confrontiamo continuamente con l’amministrazione comunale. Confidiamo che il nostro progetto porti presto risultati al territorio”, conclude Dal Farra. “Attendiamo ora anche l’attenzione attiva da parte di Regione e Provincia: dopo gli annunci e le parole anche di questi giorni, ora la popolazione chiede atti concreti, come i semplici finanziamenti di progetti che darebbero ossigeno e speranza a chi vive e lavora qui”.

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