Passa per Trieste l’accattivante mostra “Eronda: Omaggio a Munari, 1961”, nell’attesa di poterla vedere a Belluno.
“Questa esposizione nasce da un incontro fortunato con Fondo Eronda – racconta Ferruccio But di Gruppo Immagine Trieste – che preserva l’opera grafica del bellunese Mario de Donà, noto con lo pseudonimo di Eronda, allievo di Bruno Munari, così come il MiniMu si ispira al metodo pedagogico di Munari non potevamo che trovare un punto di incontro”. La mostra si sviluppa in due suite di arte grafica: una serie di Diavoli/Robot, ultime ironiche opere pittoriche di Eronda e la suite dedicata al maestro Munari con una nuova tecnica a collage.
“In sinergia con il Gruppo Immagine di Trieste, che con il MiniMu si ispira al metodo pedagogico di Bruno Munari – commenta Marco De Donà, presidente di Fondo Eronda – è stato facile trovare un punto d’intesa e creare questa esposizione che racconta il felice incontro tra Mario de Donà, in arte Eronda e Bruno Munari alla fine degli anni ’50 del secolo scorso”.
“Per Eronda – commenta il critico Erik Balzaretti – si tratta di attualizzare un tema tradizionale della cultura montana, da cui derivava, e nel contempo avvicinarsi ai simboli della contestazione e alla satira sulfurea attraverso il passaggio dalla fascinazione per la tecnologia alla critica dell’uomo e del bambino, vedi il Robot con il trenino, ridotti ad automi. Nelle otto opere a collage – prosegue Balzaretti – Eronda approda a un figurativo tecno-pop, con tema robotico-televisivo, dove sono visibili le antenne televisive che invadevano le skyline delle nostre città sin dalla fine degli anni Cinquanta, i segni iconici dei tasti e delle perforazioni elettroniche e sicuramente influenzato dal design seminale della Phonola SA-SIMI con il modello di televisore “Marziano””.
“Eronda: omaggio a Munari, 1961” – Saletta espositiva del MiniMU via Weiss, 15 Parco di San Giovanni – Trieste
16 ottobre – 25 ottobre 2020
info@mini-mu.it mail@fondoeronda.org