La notte porta consiglio, quando non è disturbata da incubi. E’ stato firmato nella notte tra il 12 e il 13 ottobre dal premier Conte e dal ministro Speranza il nuovo Decreto del presidente del consiglio dei ministri, che rimarrà in vigore nei prossimi 30 giorni e che contiene una serie di restrizioni.
Mascherine
Scatta l’obbligo di portare sempre al seguito la mascherina e di indossarla “nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto, a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi”. Non è tenuto ad indossare la mascherina chi fa attività sportiva, i bambini sotto i 6 anni, chi ha patologie e disabilità. Ed è raccomandato l’uso della mascherina nelle abitazioni private qualora siano presenti persone non conviventi.
Bar e ristoranti
Bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie, i servizi di ristorazione in generale, sono consentiti fino alla mezzanotte con servizio al tavolo e sino alle 21 in assenza di servizio al tavolo. Potrà proseguire la ristorazione con consegna a domicilio e la ristorazione con asporto. Ma con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dopo le ore 21.
Discoteche e feste private
Chiusura per le discoteche e sale da ballo. Il decreto raccomanda di evitare anche le feste private in numero superiore a 6 sia al chiuso che all’aperto. Consentite le cerimonie civili o religiose ed eventuali ricevimenti con un massimo di 30 persone.
Gite scolastiche
Anche le gite scolastiche o “viaggi di istruzione” sono sospese. Comprese le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, “Fatte salve le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, nonché le attività di tirocinio”.
Cinema e teatri
Confermato il limite di 200 partecipanti per gli spettacoli al chiuso. E di 1.000 all’aperto, con le prescrizioni consuete del distanziamento di un metro tra un posto e l’altro e l’assegnazione dei posti a sedere. Le Regioni e Province avranno però facoltà di stabilire un numero diverso di spettatori d’intesa con il Ministro della Salute.
Sport, stadi e palazzetti
E’ consentita la presenza di pubblico “con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1.000 spettatori” di stadi e palazzetti dello sport. Anche in questo caso, Regioni e le Province autonome potranno decidere un numero massimo diverso di spettatori d’intesa col Ministero della Salute.
Vietate le gare, e le attività sportive di contatto di carattere amatoriale. Mentre rimangono consentiti gli sport di contatto “da parte delle società professionistiche e dalle associazioni e società dilettantistiche riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) e dal Comitato italiano paralimpico (Cip), nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, Discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi”.