Si è tenuta oggi, in Prefettura, una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal prefetto, Adriana Cogode, alla quale hanno preso parte i vertici delle Forze di polizia, i rappresentanti della Provincia e del Comune di Belluno, i sindaci di Feltre e Pedavena ed il direttore generale della ULSS. n. 1 Dolomiti.
Al centro dell’incontro, la situazione relativa alla diffusione in provincia del virus Covid–19 e l’esame delle conseguenti misure di prevenzione da assumere a tutela della salute pubblica.
Infatti, in base ai dati forniti dalla Ulss, si registra, anche nel Bellunese, un deciso incremento dei contagi.
In particolare, alla data di ieri risultavano:
– 239 persone positive al Covid- 19
– 756 soggetti in isolamento fiduciario domiciliare
– 23 pazienti positivi ricoverati in area non critica (Ospedale di Belluno)
– 115 decessi dal 21 febbraio
– 97.203 tamponi effettuati dal 21 febbraio ad oggi
Al momento, la zona a più elevata diffusione è senza dubbio quella del Comelico, con un importante focolaio epidemico che interessa i Comuni di Santo Stefano di Cadore, San Pietro di Cadore e Comelico Superiore con un totale di 107 persone positive e 227 in isolamento domiciliare.
Dall’analisi dell’attività di screening effettuata dal Dipartimento di Prevenzione è emerso come le principali cause del contagio risiedano nel mancato utilizzo della mascherina e negli assembramenti che talvolta si verificano all’esterno degli edifici scolastici o degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande.
Al riguardo, è stata condivisa l’esigenza di lanciare, con lo sforzo sinergico di tutte le istituzioni coinvolte, una campagna di sensibilizzazione della popolazione sull’assoluta necessità di rispettare le poche e semplici regole per contenere la diffusione del virus:
– Utilizzo della mascherina
– Mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro
– Igienizzare frequentemente le mani
La suddetta attività preventiva sarà accompagnata dall’intensificazione dei controlli delle Forze di Polizia che riguarderanno soprattutto i contesti territoriali più interessati dal contagio e tutte quelle realtà sociali, come sopra descritte, nelle quali maggiormente si riscontrano comportamenti non in linea con le vigenti disposizioni.
Altro aspetto esaminato durante la riunione del Comitato, perché possibile causa di incontrollati assembramenti, è quello afferente alla presenza del pubblico durante le manifestazioni sportive, in ordine alle quali l’Ordinanza del presidente della Giunta Regionale del Veneto n. 105 del 2 ottobre 2020, efficace sino al prossimo 12 ottobre, disciplina le condizioni e le modalità per la partecipazione del pubblico, tanto all’interno degli impianti all’aperto che al chiuso.
In particolare, l’allegato 2 della predetta ordinanza detta apposite linee guida alle quali gli organizzatori degli eventi in parola dovranno scrupolosamente attenersi.
In questo contesto, il prefetto ha già diramato un’apposita circolare ai sindaci richiamando la loro attenzione sull’esigenza di avviare ogni utile iniziativa volta all’adeguamento degli impianti sportivi (siano essi all’aperto o al chiuso) alle nuove disposizioni, con particolare riferimento alla riorganizzazione degli spazi interni delle strutture in questione.
In particolare, tenuto conto che detti interventi potrebbero determinare modifiche sostanziali rispetto alle condizioni a suo tempo asseverate dalle commissioni comunali di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, i sindaci sono stati invitati a favorire una nuova valutazione degli impianti da parte dell’organismo sopra citato, al fine di accertare il pieno rispetto delle vigenti disposizioni in materia di contenimento del contagio, tali da consentire lo svolgimento delle competizioni sportive in presenza di pubblico.