La Provincia di Belluno ha presentato ricorso contro la sospensiva del Tar che fermava la strage di bambi di 3 mesi, e femmine di 1 anno (i cuccioli di cervo stanno con le madri fino ai tre anni d’età, lascio immaginare) e da stamattina all’alba i piccoli verranno nuovamente fucilati, ma i media titolano ”Ripresa la caccia al cervo”, anziché ai bambi!!!!
Il ricorso, da quel che mi risulta, è stato particolarmente sollecitato da Federcaccia Veneto e da Alberto Colleselli, cacciatore, ex comandante generale del Corpo forestale del Veneto, ora presidente provinciale di Federcaccia Belluno, e su questo accostamento che mi risulta legale vorrei esprimere tutto il mio disgusto! Tanta impellenza di uccidere è a dir poco inquietante (l’anticipo della caccia ad agosto guarda caso è iniziato lo scorso anno a seguito allo stop dell’attività venatoria imposto dopo la devastazione dei boschi al passaggio di Vaia) e mette in luce un vero e proprio accanimento di uomini grandi e grossi muniti di fucili, o di viscide penne assassine, contro cuccioli ignari e inermi.
Mi chiedo come sia possibile acconsentire queste stragi tanto più che i censimenti di questi animali, privilegio dei cacciatori diretti interessati alle mattanze, non sono stati effettuati a seguito del fermo covid; non solo, dal sito della Provincia di Belluno i numeri riportati sono dei veri copia e incolla. Ecco un esempio, non l’unico: Capriolo: dati 2019/2020 stima 13607 da abbattere 2246 ( dati 2020 -2021: stima 13607 da abbattere 2246 stesso identico numero di stima di popolazione, a dir poco inspiegabile se non con copia e incolla).
Concludo, il ricorso mi risulta sia stato presentato da un avvocato donna: ulteriore motivo di sdegno! Questa umanità può scendere più in basso?
Tamara Panciera – Mel Belluno