«In un’estate che sarà fortemente condizionata dalla limitazione agli spostamenti, abbiamo la grande possibilità di “piazzare” il turismo in Alpago. A patto di creare dei pacchetti orientati su diversi target possibili e soprattutto di correggere alcuni errori di impostazione che stiamo scontando da anni».
È quanto afferma il consigliere comunale del gruppo “Io scelgo Alpago 3.0”, Massimo Bortoluzzi.
Il gruppo consiliare ha prodotto un vasto studio delle dinamiche turistiche nella conca alpagota. E ha analizzato i dati dei flussi di presenze e arrivi degli ultimi 15 anni. Ne risulta che le presenze (soprattutto per quanto riguarda il lago, vero motore turistico del territorio comunale) straniere e italiane si equivalgono numericamente. Ma il dato più significativo è la fluttuazione costante dal 2005 a oggi e la riduzione drastica nella durata media della vacanza.
«Anche con variazioni importanti – sottolinea il capogruppo Giuseppe Savi-. E non è frutto soltanto del calo dell’offerta alberghiera, che già non era ricchissima e che nel giro di quindici anni ha perso quasi una cinquantina di posti letto. Le criticità che si sommano a questo sono altre: la scarsa formazione degli operatori del turismo, e la mancanza di una comunicazione e promozione coordinate. Aspetti su cui conviene lavorare fin da subito, anche perché l’estate alle porte potrebbe rappresentare una svolta, soprattutto per il turismo di prossimità».
Il gruppo consiliare “Io scelgo Alpago 3.0” lancia una proposta concreta per la stagione 2020. Con pochi obiettivi, ma chiari. «La tutela della salute sarà fondamentale quest’estate, ma gli spazi di cui dispone il territorio sono funzionali a rispettare il distanziamento sociale – continua Savi -. Quindi dobbiamo promuovere comportamenti sicuri, formare gli operatori e comunicare i punti di forza del nostro ambiente. Abbiamo la fortuna di avere un lago straordinario per la qualità delle acque, perfetto per imparare e praticare gli sport velici: dobbiamo valorizzarlo e spingere sulla promozione».
«L’offerta turistica del nostro territorio è molto vasta, anche se finora non è stata adeguatamente pubblicizzata – aggiunge Massimo Bortoluzzi -. C’è il segmento delle escursioni e del nordic walking, attività in crescita. C’è il segmento della Mountain bike e quello dello sport al lago. Ma c’è anche l’area gastronomica e quella legata alla cultura. Credo che sarebbe fondamentale riunire tutto ciò in un unico brand territoriale per comunicare all’esterno cosa può voler dire vacanza in Alpago»