Contrasto del fenomeno del bracconaggio e vigilanza in materia di caccia e pesca. Ma anche sopralluoghi sui danni provocati da fauna selvatica, monitoraggio del patrimonio faunistico e interventi di supporto ai servizi veterinari per gli animali domestici.
È la vasta gamma delle professionalità della Polizia Provinciale, che nonostante la riduzione del personale, continua a garantire una serie di servizi professionali al territorio bellunese.
«Lo si è visto in occasione della liberazione dei due cervi, a Cortina, un mese e mezzo fa, e del rilascio del gallo cedrone di Rio Gere – commenta il consigliere provinciale delegato Franco De Bon -. Ma il personale della Polizia Provinciale svolge una serie di altri compiti che spesso sono poco visibili, eppure hanno un’importanza straordinaria per tutto il territorio».
I numeri sono abbastanza eloquenti. Al 20 novembre, la Polizia Provinciale ha fatto 12 comunicazioni di notizia di reato e ha deferito all’autorità giudiziaria 8 persone per reati connessi al bracconaggio. Ha prestato la propria collaborazione in 4 operazioni congiunte con altre forze di polizia. Ha sequestrato 15 fucili e diverse decine di trappole e congegni atti alla cattura di animali (soprattutto per l’uccellagione). Inoltre, ha liberato 24 esemplari di fauna selvatica illecitamente catturati, ed eseguito oltre un centinaio di servizi serali di controllo.
Per quanto riguarda il supporto alle attività agricole, gli agenti della Provincia hanno effettuato diversi sopralluoghi sui danni provocati da fauna selvatica: 49 per il lupo e circa 130 per danni alle coltivazioni da cinghiali e cervi.
Oltre alla vigilanza e al coordinamento delle guardie volontarie per l’attività della pesca, la Polizia Provinciale interviene anche nel recupero e gestione degli animali incidentati, in collaborazione con il Centro Recupero di Treviso; e coordina i censimenti della fauna selvatica in collaborazione con le riserve alpine (quest’anno si contano 36 giornate di censimento).
«Il fiore all’occhiello è rappresentato dalla squadra catture, che abbiamo visto all’opera con il cervo vagante nel centro di Cortina – afferma Franco De Bon -. Periodicamente ci sono cervi e caprioli che entrano nei centri abitati. Gli agenti, specializzati nella cattura con sedativo, intervengono anche per aiutare i servizi veterinari in presenza di animali domestici che scappano».